Trapianti, il record del Mezzogiorno: così il Sud spinge la solidarietà

Trapianti, il record del Mezzogiorno: così il Sud spinge la solidarietà
di Emanuele Perugini
Giovedì 27 Luglio 2017, 09:27 - Ultimo agg. 16:38
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Meno ostacoli ai trapianti e alle donazioni nel nostro Paese e questo soprattutto per merito del boom vero e proprio che si è registrato al Sud. Lo evidenza il Centro nazionale trapianti (Cnt), che ha diffuso i dati preliminari 2017, di donazioni e trapianti del primo semestre, con proiezione al 31 dicembre 2017. A trainare la crescita positiva è il Sud, la Campania e la Sicilia, in particolare dove aumentano il numero di donatori e diminuisce quello di opposizioni ai trapianti da parte dei famigliari. 

La notizia arriva del tutto inattesa se si pensa alle ferite aperte nel campo dei trapianti, in particolare di quelli pediatrici, che hanno spinto lo stesso direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, a chiudere il centro di trapianti pediatrico dell'ospedale Monaldi di Napoli appena un paio di mesi fa per «eccesso di mortalità». Proprio dalla Campania parte la riscossa delle donazioni con un più 38 a cui fa riscontro il vero e proprio boom di Abruzzo e Molise, con un incremento dell'83 per cento sul tasso di donatori utilizzati per milione di abitanti. «Si cresce molto nelle regioni meridionali perché lì c'era margine di crescita. Possiamo dire che il Sud inizia a manifestare le sue grandi possibilità», spiega Nanni Costa.

In generale i dati del Sit, Sistema informativo trapianti, sono positivi un po' in tutto il Paese, e per ciascuno degli aspetti considerati. 

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