Sesso, l'organo maschile più corto di 1 cm rispetto al secolo scorso

Sesso, l'organo maschile più corto di 1 cm rispetto al secolo scorso
Venerdì 16 Gennaio 2015, 20:35 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 18:37
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«L'organo sessuale dei giovani italiani è più corto di un centimetro rispetto ai coetanei della metà del secolo scorso». A ricordarlo è Carlo Foresta, direttore del servizio per la Patologia della riproduzione umana dell'azoenda ospedaliera di Padova che commenta così l'articolo del Telegraph dal titolo esplicito «Il pene sta diventando più piccolo, realtà o mito?».

In passato Foresta si era occupato della questione con uno studio che aveva analizzato le misure di poco più di duemila diciottenni, «confrontando - aggiunge - i loro numeri con quelli delle passate generazioni. Forse è per questo che nell'articolo del giornale inglese è citata l'Italia comeuno deo psesi più attivi sul fronte dello stdudio del possibile accorciamento dell'organo».



«L'obesità sempre più marcata anche tra i giovani - chiarisce Foresta - influenza negativamente la produzione di ormoni durante l'età dello sviluppo. La lunghezza dell'organo sessuale amschile è data dall'imprinting genetico che riceve ognuno di noi, ma può essere influenzata da fattori esterni: stili di vita poco salutali e fattori ambientali, che soprattutto nell'età dello sviluppo, possono incidere sulle dimensioni»



Ma le “vittime” non sono solo i giovani. «I corpi cavernosi, le strutture portanti dell'organo sessuale amschile, risentono delle influenze ormonali. Così, se c'è un calo del testosterone, come avviene negli over '50, o quando con l'età subentrano malattie croniche come l'obesità e il diabete è chiaro che anche le dimensioni del pene vengono investite dal problema».



Un'analisi condivisa anche da Gabriele Antonini, urologo-andrologo dell'università La Sapienza di Roma e specializzato nell'impianto di protesi idrauliche: «Il benessere - osserva Antonini - porta anche patologie come il diabete e il colesterolo, che incidono sulla salute dei vasi sanguigni e possono causare uno stato di fibrosi dei corpi cavernosi. Con evidenti conseguenze sulle funzioni dell'organo. Un problema - conclude - purtroppo in aumento»
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