Gentile, il cardiologo napoletano
che gli Stati Uniti hanno catturato

Gentile, il cardiologo napoletano che gli Stati Uniti hanno catturato
Domenica 19 Marzo 2017, 15:39
2 Minuti di Lettura
Una notizia molto attesa nella comunità scientifica non solo italiana ma affatto scontata, anzi. Il cardiologo napoletano Federico Gentile è stato riconfermato per un altro mandato tra i 14 componenti della prestigiosissima Task Force sulle linee guida statunitensi dell’American Heart Association (AHA) e dell’American College of Cardiology (ACC), le due più famose società scientifiche di cardiologia al mondo. La scelta di Gentile, cardiologo napoletano noto in tutto il mondo, che alterna il suo impegno tra l’Italia e gli Stati Uniti, è la testimonianza della forza della meritocrazia in America, ma è anche un ulteriore riconoscimento particolare a Napoli e all’Italia, ai clinici che si sono qui formati. A dare notizia della sua riconferma è il sito web della «American College of Cardiology» in occasione del Meeting annuale di cardiologia che è cominciato venerdì scorso e termina oggi a Washington, con la partecipazione di decine di migliaia di cardiologi provenienti da tutto il mondo (nella foto, Gentile è a destra con il presidente dell’American College of cardiology, il professore Rick Chazal).

Gentile (che è il cardiologo di numerosi personaggi noti e che, tra l’altro, ha avuto a lungo in cura Diego Armando Maradona durante la sua permanenza a Napoli) è nel board delle due società scientifiche già da due anni; la riconferma è un’attestazione particolare: la posizione è molto apprezzata e molto ambita dai migliori cardiologi statunitensi e oltretutto lui, napoletano, è l’unico non operante negli Stati Uniti. I componenti dell’esclusivo team di questa Task Force sono selezionati tra i migliori cardiologi e si dedicano alla ricerca e allo studio nell’interesse primario del paziente, senza alcun compenso e con rigidi obblighi deontologici, per l’elaborazione delle linee guida, rivolte a tutti i cardiologi del pianeta per la gestione di qualsiasi tipo di malattia del cuore. Questi documenti sono ormai indispensabili per l’aggiornamento e la formazione dei cardiologi, tenuti per legge da alcuni anni ad osservarle nella loro pratica clinica per curare nel modo più corretto il paziente, considerando l’enorme e quotidiana evoluzione tecnologica e terapeutica: assumono quindi la natura di un vero caposaldo per i più svariati settori. Definire le linee guida significa costruire un sistema di interventi e azioni il cui unico scopo è garantire la salute dell’ammalato; chi è chiamato a dettarle, quindi, per il sol fatto di essere stato scelto ha già il riconoscimento straordinario delle proprie capacità scientifiche e dell’esperienza maturata dopo anni di sacrifici e di dedizione totale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA