Bimba salvata nell'utero grazie all'unico donatore utile disponibile

Bimba salvata nell'utero grazie all'unico donatore utile disponibile
Bimba salvata nell'utero grazie all'unico donatore utile disponibile
di Daniela Uva
Mercoledì 20 Settembre 2017, 09:33 - Ultimo agg. 10:29
2 Minuti di Lettura
Una bimba salva e una famiglia in grado, finalmente, di tirare un sospiro di sollievo. Il merito è della Banca del sangue raro e degli esperti della Chirurgia fetale del Policlinico.

Il team è riuscito a rintracciare il donatore forse l'unico in Italia con un gruppo sanguigno compatibile con un feto a rischio. In questo modo, i medici sono stati in grado di praticare trasfusioni di sangue direttamente in utero che hanno salvato la vita della piccola. Adesso la bimba sta bene ed è tornata a casa con la mamma e il papà. Non avrà alcuna conseguenza a causa dlla brutta avventura cominciata già nella pancia della mamma.

Tutto è cominciato quando la donna, di origini sudamericane, si è rivolta alla clinica Mangiagalli per seguire la gravidanza. Dai primi esami è emerso un quadro preoccupante: la futura mamma è risultata positiva al cosiddetto test di Coombs indiretto, che viene utilizzato per capire se la donna ha sviluppato degli anticorpi che aggrediscono i globuli rossi del feto. Il problema è stato aggravato dalla circostanza che questa mamma apparteneva a un gruppo sanguigno molto raro: il fenotipo Rh deleto. Una condizione che si verifica in meno dello 0,2-1 per cento dei casi (in Asia, anche in soli tre casi su mille).

«Questi anticorpi - spiega Maria Antonietta Villa, responsabile del laboratorio di Immunoematologia del centro trasfusionale del Policlinico - si riscontrano in condizioni estremamente rare e possono causare aborti ricorrenti, grave malattia emolitica del feto e del neonato, e grave reazione trasfusionale negli individui che presentano questo fenotipo». Dopo otto settimane la bimba ha iniziato a mostrare i primi segni di anemia, che hanno reso necessarie queste trasfusioni così particolari. Il lavoro dell'équipe del Policlinico ha permesso di evitare il peggio e di salvare la piccola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA