Vicenda fondi Lega, Di Maio: «Una sentenza è una sentenza»

L'imbarazzo in casa Cinquestelle
L'imbarazzo in casa Cinquestelle
Mercoledì 4 Luglio 2018, 22:14
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«É una sentenza che non mi crea nessun imbarazzo». Risponde così il vicepremier Luigi Di Maio sulla vicenda dei fondi della Lega. «Non riguarda la Lega di Salvini ma quella di Bossi e del suo cerchio magico», dice Di Maio marcando la differenza tra il Carroccio della prima ora e quello con cui si è alleato lui. 

Poi arriva l'attacco all'alleato: «È una sentenza e va rispettata». Risposta che vorrebbe mettere un argine a chi in queste ore nella Lega sta gridando al complotto politico-giudiziario ordito dalla Cassazione.
«Ricordo che con la Lega abbiamo stipulato un contratto di governo - ha aggiunto Di Maio - che prevede di fare insieme delle norme anticorruzione
».

La linea è quella del silenzio. Bocche cucite, nel M5S, all'indomani della sentenza della Cassazione che ordina il sequestro di qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega fino a raggiungere 49 milioni di euro. Ma l'imbarazzo, nel Movimento, è palpabile. «Non fossimo al governo - ragiona un senatore - ai leghisti saremmo andati a fargli le pulci sotto casa. E invece...». Invece si vola basso, lontani i tempi in cui un'inchiesta giudiziaria univa i grillini al grido di 'onestà onestà'. Ora si guarda all'alleato di governo e qualcuno, tra i sottosegretari M5S, si limita a sentenziare: «fatti loro, tanto di questa vicenda sapevamo tutto da tempo».

Ma sulla bacheca Facebook di Di Maio non manca chi chiede lumi e sottolinea l'insolito silenzio dei 5 Stelle. Giovanni cita una dichiarazione dello stesso Di Maio riportandone anche la data, settembre 2017: «La Lega Nord che parlava di Roma ladrona deve decine di milioni di euro ai cittadini italiani e urla al complotto. Abbiano almeno la decenza di restituire i soldi». «Ma neanche due parole sui 49 milioni della Lega? - chiede Fabio - Nessuna richiesta di dimissioni? Fischiettiamo allegramente? E l'honestàààà? Brutta cosa la cialtroneria...».

«Giggì, ma de sti 49 milioni di euro che la Lega deve restituire non dici niente? Ma come, ad esempio a Marino l'hai messo in croce per due scontrini, e all'amichetto tuo Salvini niente?», rincara la dose Stefano.
Mentre un altro utente, Federico, ironizza: «AAA. Cercasi grillino indignato per i 49 milioni rubati dalla Lega. No perditempo». Il Pd intanto non manca di rimarcare il 'doppio binariò dei grillini: il richiamo all'onestà, sottolinea Matteo Renzi, «sembra venire meno». E il reggente Maurizio Martina definisce «assordante» il silenzio del movimento. I dem chiedono che sulla vicenda riferisca in aula il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
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