Unioni civili, ddl supera il primo ostacolo. Respinta richiesta di non passaggio articoli

Unioni civili, ddl supera il primo ostacolo. Respinta richiesta di non passaggio articoli
Mercoledì 10 Febbraio 2016, 16:43 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 10:56
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L'Aula del Senato ha respinto la richiesta di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Hanno votato contro 195 senatori, a favore 101, 1 astenuto.

Non ci sarà scadenza dei termini per il voto finale al ddl Cirinnà: la capigruppo ha deciso che si riprenderà a votare martedì 16, alle 16,30 e mercoledì pomeriggio e giovedì con possibilità di ultimare il martedì successivo. Per la giornata di domani si prevede l'illustrazione di tutti gli emendamenti al testo.

Pd compatto dunque nel respingere la richiesta di non passaggio all'esame degli articoli del ddl unioni civili. Le tensioni emerse nell'assemblea dei senatori Dem sulla libertà di coscienza non hanno influito sul voto in Aula: tutti i senatori Pd presenti hanno infatti votato 'nò alla richiesta Calderoli sul non passaggio all'esame del ddl. Compatto anche il M5S: nessun pentastellato ha infatti dato via libera alla richiesta Calderoli mentre stando ai tabulati solo Enza Rosetta Blundo figura, tra i Cinque Stelle, tra i senatori non in congedo e non votanti. E tra i 195 voti contrari figura anche la gran parte dei gruppo Ala, incluso Denis Verdini, mentre il solo Giuseppe Ruvolo ha votato a favore dello stop. Sull'altro fronte si registra una certa compattezza del gruppo Ap nel votare a favore del non passaggio agli articoli: solo due (Bonaiuti e Margiotta) i centristi che hanno votato contro assieme al Pd mentre in 3, tra gli alfaniani, risultano tra i non votanti. In Fi la sola Anna Maria Bernini ha votato, in dissenso dal suo gruppo, contro la richiesta di non esame del testo mentre sono 4 (Floris, Galimberti, Marin, Matteoli) i senatori azzurri non risultanti in congedo che non hanno partecipato alla votazione.

Domani mattina alle ore 9 il costituzionalista professor Mario Esposito, insieme ai promotori senatori Carlo Giovanardi, Andrea Augello, Luigi Compagna e Gaetano Quagliariello (del movimento 'Ideà) e Mario Mauro (Popolari per l'Italia) si recheranno alla Corte costituzionale per depositare il ricorso per conflitto di attribuzione relativo all'iter del ddl Cirinnà, illegittimo rispetto all'articolo 72 della Costituzione. Lo rende noto un comunicato. Il ricorso è stato sottoscritto da 51 senatori di opposizione.

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