Smorza le polemiche sulla no tax area, assicura l'impegno del governo a fare di più e meglio e invita alla fiducia il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in visita oggi, alla vigilia di Ferragosto, a una delle aree più martoriate dal sisma, Arquata del Tronto, dove il genio dell'Esercito ha cominciato la rimozione delle macerie a ritmo di 500 tonnellate al giorno e dove questo pomeriggio, nella frazione di Piedilama, è stato inaugurato il secondo villaggio di Sae, con 16 casette, per i terremotati. Gentiloni si è dapprima fermato a parlare con i militari, i primi 50 dei 100 previsti, assegnati alla Provincia di Ascoli Piceno. A questo si aggiungeranno altri due contingenti, uno per la provincia di Macerata e uno per quelle a cavallo di Lazio e Abruzzo: per i primi di settembre ci saranno 300 uomini operativi, con 190 mezzi.
«La rimozione delle macerie - ha detto Gentiloni - è uno degli argomenti importanti del percorso della ricostruzione, un segnale indispensabile per guardare al futuro. Siamo qui per esprimere riconoscenza al Genio per il lavoro che fa e solidarietà ai sindaci e alle autorità locali, per renderci conto dei problemi ed esercitare la pressione che è necessario esercitare». «Dobbiamo lavorare - ha aggiunto - perchè le strozzature, le difficoltà che si possono manifestare, siano affrontate. L'impegno del Governo è cercare di spingere il più possibile. C'è sempre da spingere, per fare più velocemente e meglio».
Poi, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha affrontato la questione sollevata dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi sulle esenzioni dalle tasse: «Abbiamo un impianto legislativo solido - ha rimarcato Gentiloni - l'impegno economico e finanziario più rilevante che ci sia mai stato nella ricostruzione in Italia negli ultimi decenni. Non abbiamo fatto nulla di diverso di quello che è contenuto nella legge. Credo che sia un ottimo impianto anche per le zone franche urbane.
Nella legge è tutto chiaro, ma se ci sono cose da aggiustare, le aggiustiamo». Un'apertura verso i sindaci, non solo Pirozzi: «Noi del cratere - aveva detto poco prima ai giornalisti il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci - ci aspettavamo qualcosa di più, chi ha le zone rosse avrebbe potuto ottenere l'esenzione totale». «Siamo sempre aperti a valutare le osservazioni, sempre disponibili - ha assicurato il premier - a parlare con Pirozzi, che merita il nostro consenso e supporto, e con gli altri sindaci. Non posso escludere che non ci siano difficoltà - ha aggiunto, rispondendo ancora ai giornalisti - perché sarei un pazzo: siamo di fronte a una catastrofe senza precedenti e a un compito enorme, ma abbiamo un buon impianto, le risorse economiche necessarie e l'impegno di tutti. Penso che ce la possiamo fare. Gentiloni, accompagnato tra gli altri, dal Commissario straordinario Vasco Errani e dal presidente della Regione Luca Ceriscioli (alla fine si è aggiunto anche il critico Vittorio Sgarbi), ha poi fatto un giro tra le casette, dove in queste ore stanno entrando i terremotati della piccola frazione.
Anna, 72 anni, gli ha offerto una crostata e gli ha detto: »Ho una certa età, vorrei vedere la mia casa ricostruita. Vivo per questo. Ma oggi sono felice, sono tornata ad essere serena. Vedo il monte Vettore da 72 anni, questo è il mio paesaggio e adesso sono ancora qui. Credo che qui ad Arquata del Tronto lo possano testimoniare più che altrove - ha sottolineato Ceriscioli -. Il più delle volte, l'immagine che si ha di questi luoghi è come quella della pianura Padana.
Terremoto, Gentiloni ad Arquata: «Pronti a migliorare le cose che non vanno»
Lunedì 14 Agosto 2017, 17:28
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15 Agosto, 15:08
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Se si viene qui ci si accorge della complessità degli interventi che si stanno effettuando. Quello che stiamo costruendo le chiamano casette ma sono delle vere e proprie case. Siamo consapevoli che la ricostruzione in questi luoghi non sarà veloce. Anche la scelta di ricostruzione per le varie frazioni è stata fatta per mantenere l'identità di questi luoghi.
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