Scissione Pd, l'affondo di Renzi: «Ideata e prodotta da D'Alema»

Scissione Pd, l'affondo di Renzi: «Ideata e prodotta da D'Alema»
Domenica 26 Febbraio 2017, 21:11 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 14:52
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«A me dispiace molto perché abbiamo fatto di tutto per evitare che chiunque se ne andasse ma abbiamo avuto l'impressione che fosse un disegno già scritto. Scritto, ideato e prodotto da Massimo D'Alema». Lo afferma Matteo Renzi a 'Che tempo che fa', su Raitre parlando della scissione nel Pd. «Possono chiedermi di dimettermi, di rinunciare alla poltrona ma non di rinunciare a un ideale», aggiunge. Matteo Renzi ritiene che la scissione del Pd «sia una cosa molto di palazzo, io farò di tutto perché si possa andare insieme». L'ex segretario del Pd ed ex premier ha esortato a «smettere di fare discussioni tra addetti ai lavori». «A D'Alema dico, non scappare, vieni, corri e vediamo chi ha più consenso e più voti».

«Le elezioni sono previste a febbraio del 2018, se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui» ha risposto quindi a Fazio che gli chiedeva se il presidente del Consiglio possa stare sereno sulla durata del governo. «Il mio obiettivo non è che debba tornare io» ma «voglio che l'Italia non si rassegni alla logica del 'son tutti uguali'. Per questo i milioni di italiani che hanno votato Si meritano, anche con me, ma non necessariamente con me, di essere rimessi in campo». E sul suo periodo da ex premier a chi gli chiede se abbia perso amici Renzi risponde: «Sono tornati gli amici veri, e sono tanti». 

«In tre anni il nostro governo non ha mai fatto procedura di infrazione e sono convinto che debba continuare, spero che il governo mai debba fare una procedura. Quindi è giusto che Padoan abbia tutte le rassicurazioni» ha proseguito Renzi che ha aggiunto: «Sono sicuro che Gentiloni e Padoan faranno un ottimo lavoro».

«È già accaduto in passato e sta accadendo ora. Essendo io un personaggio pubblico non posso che dire che sto con i magistrati. Conosco mio padre e conosco i suoi valori, ma ora non posso che dire che sto con i magistrati. Però i tempi del processo devono essere brevi e si devono fare i processi nei tribunali e non sui giornali» ha concluso Renzi rispondendo a una domanda sul coinvolgimento del padre nell'inchiesta Consip.






 

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