Schlein a Conte: «Se qualcuno insulta il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada»

Schlein abbandona lo zen e si rivolge a Conte, per la prima volta, senza sconti

Schlein a Conte: «Se qualcuno insulta il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada»
Schlein a Conte: «Se qualcuno insulta il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada»
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 19:56 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 07:03
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Elly Schlein aveva scelto la 'linea zen'. Lo aveva detto ai suoi e pure ai cronisti che l'avevano interpellata alla Camera. Nessuna risposta diretta agli attacchi di Giuseppe Conte. Ma poi, a quanto si riferisce, è maturata una convinzione diversa. Anche dopo aver ascoltato la richiesta 'trasversalè, dall'area riformista alla sinistra fino a esponenti vicini alla stessa segretaria, per una replica in chiaro al leader M5S. E così, seduta a un divanetto del Transatlantico, Schlein abbandona lo zen e si rivolge a Conte, per la prima volta, senza sconti. «Se qualcuno pensa di attaccare o insultare il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada». Perché, incalza Schlein, l'avversario da battere è la destra e «dare l'idea che non ci possa essere un'alternativa è un grandissimo favore a Giorgia Meloni».

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L'intervento

E questo gli elettori progressisti lo sanno bene: «Per litigare bisogna essere in due.

Come io rispondo delle mie scelte agli elettori, risponderanno altri -sottolinea Schlein- ai loro elettori. Ma credo che la gente si sia resa conto di chi sta lavorando alacremente ogni giorno alla costruzione di un'alternativa urgente a questa destra». La segretaria Pd conclude lanciando un alt a Conte: «Continueremo a lavorare nella maniera più unitaria possibile, ma non siamo disponibili ad accettare costanti mistificazioni e attacchi che mirano al bersaglio sbagliato». Un cambio di passo che dai 5 Stelle viene accolto come un passaggio del confronto in atto. Non c'è nessun litigio con Schlein, ma appunto un confronto sul progetto perché delle differenze ci sono e sono innegabili. «Ostacoli da rimuovere», aveva detto ieri Conte alla presentazione del libro di Roberto Speranza. E quel 'Pd bellicistà che non è andato giù ai dem, spiegano fonti M5S, era una risposta alla «provocazione», come l'ha definita lo stesso Conte, di Speranza e il suo «mi si sono rizzati i capelli in testa» sull'incertezza del leader 5 Stelle tra Trump e Biden.

Le reazioni

La reazione di Schlein era stata sollecitata in chiaro dall'area riformista dem. «Competition is competition, si avvicinano le europee ed è comprensibile che il Movimento 5 Stelle faccia il Movimento 5 Stelle, ma il Pd deve fare il Pd. Noi -dice Alessandro Alfieri all'Adnkronos- siamo gente paziente ma quando si passa il segno e si fa del Pd una caricatura, penso che si debba rispondere a tono per tutelare la propria comunità e la coerenza e l'equilibrio delle posizioni che abbiamo adottato». E pure da sinistra si apprezza la risposta della segretaria a Conte. Scrive Peppe Provenzano sui social: «Ha fatto bene Elly Schlein a rispondere a Giuseppe Conte. Bellicista a chi? Abbandonare l'Ucraina non porta la pace, ma la resa alla sopraffazione del bellicista vero, che è Putin. E sul Medio Oriente siamo stati i primi a chiedere il cessate il fuoco e iniziative concrete di pace». In serata Schlein, ad un'iniziativa con Alessandro Zan, torna sulla risposta al leader M5S: «Non ho perso la calma ma è giusto chiarire un punto, per litigare bisogna essere in due e da quando sono segretaria sfido chiunque a trovare una polemica contro le opposizioni mentre il governo taglia. Continueremo a lavorare in maniera unitaria ma esigiamo rispetto. Attacchi e mistificazioni non servono a costruire l'alternativa». E nessuno, conclude, «può pensare di costruire l'alternativa alla destra senza il Pd».

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