Salvini: «La capotreno anti rom? Va premiata, altro che licenziata». E rilancia la leva obbligatoria

Salvini: studiamo reintroduzione servizio militare. La capotreno dei rom? Da premiare
Salvini: studiamo reintroduzione servizio militare. La capotreno dei rom? Da premiare
Sabato 11 Agosto 2018, 21:55 - Ultimo agg. 12 Agosto, 12:48
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«È tempo di studiare la possibilità di reintrodurre il servizio militare». A ribadirlo, stavolta nel ruolo di vicempremier e ministro dell'Interno è Matteo Salvini nel corso di un comizio a Lesina, in Puglia. Il leader del Carroccio, in vacanza nel Gargano, coglie l'occasione dell'apertura di una sede della Lega anche per mettere in fila le sue priorità. «Piaccia o no all'Europa», promette, il governo «smonterà pezzo per pezzo la legge Fornero».
 


«Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri». Di fronte ai casi di mancanza di educazione e senso civico, «facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po' di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti», ha detto Salvini.

Il ministro arriva in calzoncini corti in una gremita piazza pugliese. E prende l'impegno ad avviare nel campo economico la stessa «rivoluzione» che rivendica di aver prodotto sul tema immigrazione. Certo, ci sono i vincoli europei da rispettare nella prossima manovra. «Faremo di tutto per rispettarli», afferma. «Ma i diritti degli italiani vengono prima. E diritto al lavoro vuol dire anche smontare pezzo per pezzo la legge Fornero». In più, c'è da «abbassare le tasse, togliere redditometro, spesometro, studi di settore: ci stiamo lavorando, come stiamo lavorando alla pace fiscale», dice tra gli applausi. È ricco il carnet di impegni in vista della legge di stabilità, snocciolato nel giorno in cui il premier Giuseppe Conte diffonde un ben più prudente video («la manovra sarà seria, rigorosa e coraggiosa»).

Ma prima c'è da rispondere alle proteste dei Comuni (anche alcuni della Lega) sull'emendamento al decreto Milleproroghe che taglia i fondi alle periferie: «Arriveranno anche più soldi», assicura il vicepremier. Salvini, che loda l'alleato di governo definendo Luigi Di Maio una persona «seria», difende anche la linea del governo sui vaccini: «Il diritto alla scuola è fondamentale. Da genitore preferisco educare e convincere piuttosto che multare e obbligare». E anche sulla scelta di eliminare dai documenti la dizione 'genitore 1' e 'genitore 2', rivendica: «Chi ha paura delle parole 'mammà e 'papà' ha problemi».

Da ministro dell'Interno, rilancia la legittima difesa e propone di «premiare» la capotreno dell'annuncio shock contro i rom: «Io i treni pendolari li ho presi, i fenomeni di sinistra no». A settembre, annuncia ancora, «con una ventina di sindaci partirà Scuole sicure: daremo soldi per andare a beccare gli spacciatori fuori dalle scuole medie e dagli istituti superiori». Dedica la piazza pugliese «a Renzi, Emiliano, Vendola e tutti quelli che non hanno capito che la musica è cambiata», è il messaggio provocatorio: «L'immigrazione serviva alla sinistra per avere schiavi da far usare alle multinazionali».

È a quella sinistra, accusa Salvini, che sembra guardare Forza Italia: «Votano sempre più spesso insieme», afferma.
Gli azzurri, che con durezza attaccano le misure economiche del governo e l'impostazione in vista della manovra, chiedono al leader leghista di ripensarci e non far correre la Lega da sola in Abruzzo: «Rifletta Salvini, quando mette in discussione la coalizione di centrodestra che gli italiani hanno premiato in tutte le elezioni», è l'appello di Anna Maria Bernini. Ma il vicepremier procede con la sicurezza di chi è convinto di avere i consensi dalla sua: «A livello locale governiamo bene tanti comuni col centrodestra. Noi non abbiamo cambiato idea: starà agli altri scegliere tra la Lega e il futuro e il passato con Renzi».

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