Di Maio: «Se Bankitalia vuole la Fornero si preesenti alle elezioni». Salvini: «Nessuno ci potrà fermare»

Di Maio: «Se Bankitalia vuole la Fornero si preesenti alle elezioni». Salvini: «Nessuno ci potrà fermare»
Martedì 9 Ottobre 2018, 15:39 - Ultimo agg. 16:17
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«Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero. È stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna!». Lo scrive su Twitter il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, commentando le valutazioni espresse dalla Banca d'Italia in Parlamento sugli obiettivi delineati con la Nota di aggiornamento al Def.

«Sulla riforma della Fornero niente e nessuno ci potrà fermare. Andiamo avanti tranquilli, l'economia crescerà anche grazie alla modifica della legge Fornero, un'opera di giustizia sociale che creerà tanti nuovi posti di lavoro», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo sempre alla Banca d'Italia che ha chiesto di non modificare le regole sul pensionamento.

«Sono contento per il controllo dei confini, se arriviamo anche al controllo dei mercati abbiamo fatto bingo», ha poi aggiunto Salvini da Lione dove ha partecipato al G6 dei ministri dell'Interno europei, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono di commentare le tensioni finanziare. «Non credo alle scie chimiche e alle invasione degli alieni - ha rilevato -. Ma chi scommetteva su fatto che l'Italia continuava a impoverirsi ha perso la scommessa, quando tutti leggeranno la manovra gli operatori economici seri investiranno in Italia».

«Toni bassissimi, cravatta allacciata, più di così non so cosa fare, posso invitare a cena Juncker, sto meditando, in un ristorante vegano, in maniera assolutamente sobria», ha poi risposto Salvini a chi gli chiedeva se con Bruxelles lo scontro resterà alto.

«A maggio finalmente 500 milioni di persone potranno cambiare la storia d'Europa: sicuramente socialisti e sinistra andranno a casa», ha poi sostenuto il ministro dell'Interno. 

«Oggi al tavolo dei ministri è stato evocato il modello australiano per il governo dei flussi» migratori, «che è esattamente quello a cui sto lavorando io: fino a quattro mesi fa eravamo razzisti, ora il modello italiano fa scuola», ha affermato ancora il vice premier, sottolineando che nel corso dei lavori del vertice «i ministri hanno ripetuto che i migranti economici non possono essere accolti, condividendo la posizione italiana, in Europa si arriva seguendo le regole».

 
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