Roma, il sindaco Raggi incontra il Banksy romano in Campidoglio

Roma, il sindaco Raggi incontra il Banksy romano in Campidoglio
di Franca Giansoldati
Venerdì 28 Ottobre 2016, 08:34 - Ultimo agg. 15:31
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La sindaca Virginia Raggi chiama al Campidoglio Maupal, l'artista di strada autore del murales raffigurante Papa Francesco intento a giocare a tris con il simbolo pace, un disegno su carta incollato sul muro di un palazzo di Borgo Pio la notte e fatto cancellare “dalla Questura” la mattina dopo a suon di idranti, sotto l'occhio attento di una pattuglia di solerti vigili urbani.

L'udienza tra Maurizio Pallotta – in arte Maupal – l'assessore Bergamo e la Prima Cittadina è avvenuto nella tarda serata di ieri in Campidoglio. Si sarebbe trattato di uno scambio di vedute in un clima sereno e amichevole, comprensivo di spiegazione su come sia stato possibile distruggere un'opera che in poche ore ha fatto il giro del mondo. In dono l'artista ha portato a Virginia Raggi una raffigurazione del murales distrutto, riprodotto in una stampa autografa (sperando rimanga stabilmente attaccato nel suo studio). L'artista ha spiegato agli ospiti il perché della scala al contrario. “Le vie della pace sono difficili da percorrere” ha sintetizzato la Raggi.

L'incontro è stato immortalato in una foto che sta girando sul web. “Rimane per le strade di Roma l'attesa di un nuovo progetto artistico sulla street art”. Già, perché lo scambio di vedute ha rilanciato una idea circolata già durante la campagna elettorale: affidare a un gruppo di artisti di strada il compito di ravvivare con bei murales (previo bozzetto da approvare in via preventiva) le aree più degradate della città, i cavalcavia attualmente scarabocchiati e pasticciati, i muri dei quartieri periferici, un po' come era stato avviato in passato alla Garbatella.

«Il primo disegno di strada che ho fatto risale al gennaio 2014, ritraeva Papa Francesco nelle vesti di un uomo semplice, con gli occhiali e un po' di pancetta e la sciarpetta della sua squadra di calcio preferita, il San Lorenzo di Buenos Aires. Teneva in mano la sua borsa di pelle nera con su scritto Veri Valori Cristiani. Avevo dipinto questo murales ma lo hanno tolto subito». Pallotta spiega che la tecnica che usa si chiama stickart, un dipinto su carta che poi successivamente viene attaccato al muro. La stessa identica cosa che si fa con i manifesti elettorali o pubblicitari.  

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