Renzi, congresso Pd il 10 marzo:
«Sventa un ricatto morale»

Renzi, congresso Pd il 10 marzo: «Sventa un ricatto morale»
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 13:03 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 08:41
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«Il verbo del congresso e delle primarie non è "Andatevene!" ma "Venite!", portate idee, portate sogni, portate critiche. Venite, partecipate. È inspiegabile far parte di un partito che si chiama democratico e aver paura della democrazia». Lo scrive il segretario del Pd, Matteo Renzi nella sua E-news sottolineando l'invito a «prepararci a vivere il congresso non come scontro sulle poltrone, ma come confronto di idee». 

«Mentre a Rimini è in corso l'assemblea degli amministratori da Roma si alza la voce di Massimo d'Alema che in una affollata assemblea dice: "O congresso o sarà scissione", seguito - nel richiamo alla scissione - da altri leader della minoranza». È una parte del "riassunto delle puntate precedenti" che Renzi fa sempre nella sua E-News intervenendo sulle frizioni interne al partito. «Mi domando come sia possibile - osserva - fare una scissione sulla data di convocazione del congresso e non sulle idee. Ma non è la prima volta che alcuni compagni di partito cercano ogni pretesto per alimentare tensioni interne. E io non voglio dare alcun pretesto, davvero. Voglio togliere ogni alibi. E anche se il grido "congresso o scissione" sembra un ricatto morale, accettiamo di nuovo il congresso dicendoci: ragazzi, dobbiamo essere responsabili», continua spiegando «che se uno ha idee diverse, ha il dovere di proporle. E in un partito democratico il congresso (con primarie) non è una parolaccia, ma il luogo in cui decidono gli iscritti e i simpatizzanti».

Dal 10 al 12 marzo con gli amici che sosterranno la mozione congressuale ci vedremo a Torino, al Lingotto. Nel luogo dove nacque il Pd a fare il tagliando a quell'idea di quasi dieci anni fa, scrive ancora Renzi. «Ma anche a fare le pulci all'azione di governo di questi tre anni per costruire il prossimo programma. Cosa ha funzionato, cosa no. Cosa dobbiamo fare meglio, oggi e domani. Una discussione vera, senza rete. Su ambiente, cultura, scuola, lavoro, università, sanità, infrastrutture, tasse, giustizia e l'elenco potrebbe continuare a lungo. Venite al Lingotto, se potete. Intanto c'è una email per chiedere maggiori informazioni e per raccogliere le vostre proposte: lingotto@matteorenzi.it».

Poi sui luoghi da visitare: «Sto girando molto per l'Italia e mi capita di ascoltare, vedere, discutere. Modello Scampia, insomma. Mi serve molto e mi aiuta a capire meglio cose che fino a due mesi fa vedevo solo blindato dai cerimoniali. Mi suggerite luoghi da visitare e persone da incontrare? Esperienze che possono essere utili. Vi leggo volentieri: matteo@matteorenzi.it Infine sulle persone. Vogliamo portare energia e entusiasmo nella vita di questo Paese e nel congresso. Non polemiche astratte ma idee, speranze, sogni. Avete voglia di darmi una mano? Si riparte, ci si rimette in cammino, c'è bisogno di tutti: matteo@matteorenzi.it».

Inoltre, nella riunione, ieri sera al Nazareno, in cui si è confermata l'intesa tra Matteo Renzi e Dario Franceschini, il leader Pd ha chiarito definitivamente, a quanto si apprende, che con il congresso del Pd le elezioni anticipate a giugno saltano. Nell'incontro renziani e franceschiniani hanno concordato sui tempi del congresso, che dovrebbe concludersi entro aprile, «tempi normali», spiegano dal vertice Pd. Le regole, che la maggioranza vuole le stesse del 2013, saranno decise dalla commissione congresso. La minoranza dem, però, va all'attacco.

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Il discorso al direttivo Dem

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