Rai, nuovo scontro: ora Freccero
attacca Orfeo sui palinsesti

Rai, nuovo scontro: ora Freccero attacca Orfeo sui palinsesti
Domenica 25 Giugno 2017, 10:46 - Ultimo agg. 12:12
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«Il nuovo direttore generale Mario Orfeo non capisce nulla di palinsesti e la tv di Stato è manipolata dall'ex premier Matteo Renzi». Lo afferma al Fatto Quotidiano Carlo Freccero, consigliere di amministrazione Rai che sul nuovo compenso del conduttore Fabio Fazio, spiega: «Quegli stessi membri del cda, uno fra tutti Marco Fortis, nominato dal Tesoro, che erano contrari a rimuovere il tetto con Campo Dall'Orto, si sono improvvisamente convinti del contrario con Orfeo. Pare non interessi tanto la legge, in quanto tale, ma appoggiare o rimuovere un manager più o meno gradito a quella politica che fa le nomine. Il vero problema che stava dietro al teatrino dei compensi alle star era l'esito del referendum». «È dopo il 4 dicembre - continua Freccero - che Renzi decide di togliere la spina ad Antonio Campo Dall'Orto, ritenendo che la Rai avrebbe dovuto fare di più per il 'Sì'. Renzi manipola la Rai. Dalla nomina di Campo Dall'Orto ad oggi, ci siamo dovuti misurare, noi consiglieri, con la natura ambigua della Rai divisa tra servizio pubblico e televisione commerciale. Io volevo che fosse salvata sia la dimensione culturale del servizio pubblico che la sua redditività di grande azienda statale. Ora è emersa, però, una nuova dimensione della Rai che Renzi si era proposto di rimuovere: la dimensione politica, se non governativa. In breve, è la politica a dettare l'agenda al Cda, in base alla presenza di persone più o meno gradite».

Sulla cancellazione dell'Arena di Giletti, Freccero afferma: «Certo, un contenitore dove potevano succedere 'incidentì. Meglio non avere nessun problema. Ho addirittura proposto Vespa per la domenica pomeriggio, ma niente. Questi palinsesti sono disorganici. Orfeo è un giornalista competente, ma non può applicare le sue strategie dell'informazione alla programmazione, perché dimostra di non capire nulla di palinsesti. Il suo modello è il 'paninò dell'informazione unica, sadico con le opposizioni che disturbano la maggioranza».

Bergamini: solidarietà a Giletti. «Dispiace constatare che una trasmissione di dibattito libero, anche politico, di successo come L'Arena venga chiusa dalla Rai. L'anno scorso toccò a Nicola Porro, colpevole di fare domande scomode e buoni ascolti. Quest'anno è la volta di Massimo Giletti, evidentemente colpevole per le stesse ragioni. Per questo a Giletti e al suo gruppo di lavoro esprimo tutta la mia solidarietà per una scelta che non segue né logiche di mercato né di servizio pubblico». Lo dichiara in una nota Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia.

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