RINVIATA META' DELLE UDIENZE
Lo scorso 18 maggio il collegio, presieduto da Maria Teresa Guadagnino, per "evitare la stasi" del processo bloccato dal 16 marzo, ha affidato l'incarico a un nuovo legale d'ufficio per Maroni, dopo che un altro avvocato nominato dai giudici - considerati gli impedimenti per motivi di salute di Aiello (mal di schiena) e la mancata indicazione di un suo sostituto - si era dichiarato incompatibile con la difesa. Oggi, invece, il rinvio si è reso necessario per lo sciopero dei penalisti in corso questa settimana. Maroni è imputato, assieme ad altri, per presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto a due sue ex collaboratrici.
I giudici della quarta sezione penale hanno annunciato che successivamente all'udienza del 6 luglio - durante la quale deporanno gli ultimi testi del pm Eugenio Fusco, tra cui l'ex direttore di Eupolis Alberto Brugnoli - si tornerà in aula il 14 settembre. Dall'apertura del processo, nel dicembre 2015, i giudici hanno rinviato quasi la meta' delle udienze convocate. "Chiedo solo di trovare una soluzione. Se il mal di schiena è così grave, sarà necessario che Aiello nomini un sostituto processuale. Questo processo è ormai fermo da un paio di mesi. Se ogni volta c’è un problema, il procedimento resterà fermo fino a primavera 2018”, è sbottato il pm Eugenio Fusco quando il giudice ha mostrato uno dei certificati medici del legale. Il sostituto è stato poi designato, rivelandosi però incompatibile con il procedimento, da qui la necessità di trovare un altro dofensore e l'ulteriore slittamento del calendario. Oltre a Maroni sono imputati l'ex segretario generale della Regione, Andrea Gibelli, l'ex collaboratrice del governatore Mara Carluccio e il capo della segreteria di Maroni, Giacomo Ciriello. Nel novembre 2015 Christian Malangone, direttore generale di Expo, è stato condannato a quattro mesi nel processo con rito abbreviato scaturito dall'inchiesta.