Processo Maroni, sesto rinvio consecutivo: questa volta causa sciopero dei penalisti

Processo Maroni, sesto rinvio consecutivo: questa volta causa sciopero dei penalisti
di Claudia Guasco
Giovedì 15 Giugno 2017, 12:43 - Ultimo agg. 16 Giugno, 08:30
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MILANO Questa volta il mal di schiena non c'entra. E nemmeno l'incompatibilità dell'avvocato d'ufficio. Stamani, per la sesta udienza consecutiva, il processo a carico di Roberto Maroni in corso a Milano è stato rinviato ancora ad altra data. Dopo una serie di impedimenti legati a motivi di salute di Domenico Aiello, legale del governatore della Lombardia, il dibattimento è stato aggiornato al prossimo 6 luglio perché i difensori - Maroni non è l'unico imputato - hanno aderito all'astensione dalle udienze in programma da lunedì scorso fino a domani e proclamata dall'Unione delle Camere penali contro la riforma del processo penale.

RINVIATA META' DELLE UDIENZE
Lo scorso 18 maggio il collegio, presieduto da Maria Teresa Guadagnino, per "evitare la stasi" del processo bloccato dal 16 marzo, ha affidato l'incarico a un nuovo legale d'ufficio per Maroni, dopo che un altro avvocato nominato dai giudici - considerati gli impedimenti per motivi di salute di Aiello (mal di schiena) e la mancata indicazione di un suo sostituto - si era dichiarato incompatibile con la difesa. Oggi, invece, il rinvio si è reso necessario per lo sciopero dei penalisti in corso questa settimana. Maroni è imputato, assieme ad altri, per presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto a due sue ex collaboratrici.
I giudici della quarta sezione penale hanno annunciato che successivamente all'udienza del 6 luglio - durante la quale deporanno gli ultimi testi del pm Eugenio Fusco, tra cui l'ex direttore di Eupolis Alberto Brugnoli - si tornerà in aula il 14 settembre. Dall'apertura del processo, nel dicembre 2015, i giudici hanno rinviato quasi la meta' delle udienze convocate. "Chiedo solo di trovare una soluzione. Se il mal di schiena è così grave, sarà necessario che Aiello nomini un sostituto processuale. Questo processo è ormai fermo da un paio di mesi. Se ogni volta c’è un problema, il procedimento resterà fermo fino a primavera 2018”, è sbottato il pm Eugenio Fusco quando il giudice ha mostrato uno dei certificati medici del legale. Il sostituto è stato poi designato, rivelandosi però incompatibile con il procedimento, da qui la necessità di trovare un altro dofensore e l'ulteriore slittamento del calendario. Oltre a Maroni sono imputati l'ex segretario generale della Regione, Andrea Gibelli, l'ex collaboratrice del governatore Mara Carluccio e il capo della segreteria di Maroni, Giacomo Ciriello. Nel novembre 2015 Christian Malangone, direttore generale di Expo, è stato condannato a quattro mesi nel processo con rito abbreviato scaturito dall'inchiesta.
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