Primarie pd, duello tv tra Emiliano Renzi e Orlando

Emiliano, Renzi, Orlando
Emiliano, Renzi, Orlando
Mercoledì 26 Aprile 2017, 21:05 - Ultimo agg. 27 Aprile, 19:43
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Il confronto tv tra aspiranti alla leadership è ormai nel dna del Pd come i gazebo delle primarie: i tre candidati alle primarie dem del 30 aprile Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando si sfidano su Skytg24. Il format è sempre lo stesso: risposte scandite da un countdown da 1 minuto e 30 secondi al massimo; tre possibilità di replica da 30 secondi ciascuna; domande incrociate tra i candidati e dai supporter degli avversari; l'appello finale da parte di ognuno dei tre. 

Le primarie

Renzi: «Mi aspetto e spero nel 50 per cento più uno, perchè questo vuol dire vincere al primo turno. Quanto all'affluenza è una grande incognita, siamo gli unici a farle e tutto ciò che ha davanti un milione va bene».

Orlando: «Avrei voluto un altro congresso, preceduto da una discussione sul merito che rispondesse alle domande poste dal referendum. Non è stato possibile. Ora seguiamo le regole: più gente verrà e più sarà forte il Pd. Sull'affluenza sto all'asticella che fissò Renzi alle ultime primarie, due milioni di persone. Per me voglio il 50%». 

Emiliano: «Abbiamo deciso di fare un congresso con il rito abbreviato. Di corsa. Non siamo stati in grado di far sapere a tutti che queste primarie possono cambiare il Paese e il Pd. Per me, che mi sono candidato per salvare il Pd ed evitare che ci fosse un confronto tra loro due, va bene qualunque cosa». Lo ha detto Michele Emiliano a SkyTg24 riferendosi a quale percentuale di partecipanti possa essere considerato il minimo per non definire le primarie Pd un flop.


Elezioni

Renzi: «Per le elezioni «abbiamo tempo fino a maggio 2018 secondo la Costituzione, perché si vota 70 giorni dopo la scadenza della legislatura». 

Alitalia

Renzi: «No soldi pubblici ma una proposta del Pd entro il 15 maggio» perchè su Alitalia «c'è stata la saga degli errori ed è assurdo che un paese come il nostro butti via un'occasione del genere».

Orlando: «Dagli e dagli a disintermediare poi è difficile gestire questo passaggio. Non bisogna lasciare soli i lavoratori, no alla liquidazione. La politica faccia tutto il possibile, dietro ogni posto di lavoro c'è una famiglia e la dignità». 

Emiliano: «Nessuno nei governi di recente in carica ha osservato quello che accadeva in Alitalia, sono stati presi in contropiede su questo ennesimo disastro. Adesso qualcuno pretenderebbe di far fallire la compagnia, bisogna evitarlo a ogni costo. Si sono trovati i soldi per non far fallire le banche, si troverà anche il modo di salvare Alitalia».


Jobs Act

Emiliano: Bisogna «ripristinare il diritto del lavoratore perchè il lavoro è la dimensione della persona. Se qualcuno pensa di cavarsela buttandogli in faccia dei soldi sbaglia. Il Jobs act ha dato un contributo molto relativo. Ha funzionato finchè c'erano gli sgravi poi, finiti gli sgravi ha esaurito il suo compito». 

Orlando: A me dispiace molto: speravo il Jobs act desse risultati più forti e più seri. Sui licenziamenti disciplinari e collettivi bisogna tornare e poi bisogna riflettere se le stabilizzazioni fatte fin qui reggono».

Bonus di 80 euro

Botta e risposta tra Matteo Renzi e Michele Emiliano sugli 80 euro al confronto Sky. «Lui -attacca il governatore - pensa di risolvere i problemi con i bonus, è una fissazione che abbiamo provato a toglierli dalla testa ma Matteo è testardissimo a insistere negli errori». Ribatte Renzi: «Non so cosa c'entra quanto sono cambiato io. Non capire che 80 euro non sono un bonus vuol dire non conoscere la busta paga» di tanti cittadini «non sono un bonus ma un tentativo serio di dare una mano a chi non arriva a fine mese. Abbiamo dato 10 miliardi di euro a 10 milioni di italiani in 3 anni, la più grande opera di redistribuzione degli ultimi 30 anni».

Il nuovo governo


Renzi: «Un governo con Berlusconi lo hanno già fatto. Comunque, lo deciderà il parlamento». 

Emiliano: «Prima di tutto occorre fare la legge elettorale altrimenti occorrerà fare alleanze dopo il voto ma eviterei le larghe intese. Hanno fatto male a noi e alla destra», se nessuno vince meglio «un governo di programma 10 punti condivisi».


Fisco

Renzi: «No» alla web tax, perchè «ci fregano e vanno da altre parti. Ci vuole l'unione fiscale europea: la partita è a Bruxelles, o si fa a livello europeo o saremo penalizzati».

Orlando
«La pressione fiscale va ridotta, ma dobbiamo vedere come perchè non ci sono risorse per tutti e bisogna partire da chi sta peggio. Per questo - ha aggiunto - serve un'unione fiscale a livello europeo e poi lavorare sulla spesa pubblica. Va rivista - ha spiegato -, non ridotta ma renderla più produttiva. E poi dovremmo rivolgerci a quell'1% della popolazione che detiene il 25% della ricchezza del paese. Se faranno questo sacrificio stapperanno qualche bottiglia di champagne in meno...».

Biotestamento

Orlando: «Bene poter disporre da lucido su che cosa fare. Il Papa mi ha chiamato e mi ha chiesto di occuparmi dei detenuti, mi ha commosso molto».

Renzi: «Quando entro in chiesa mi tolgo il cappello ma non la testa e faccio politica da laico. In questa legislatura sono stati fatti passi avanti nei diritti. Sul testamento biologico va bene quello che ha deciso il Parlamento».


Aborto

«Bene ha fatto Zingaretti» a garantire l'aborto negli ospedali del Lazio: «chi fa quel lavoro deve garantire un servizio pubblico, frutto di battaglie del passato, per porre fine all'aborto clandestino». Lo dice Andrea Orlando, rispondendo a una domanda nel confronto su Sky sul tema dell'aborto e dell'obiezione di coscienza. «Il diritto all'obiezione di coscienza va garantito e allo stesso tempo l'aborto previsto da una legge dello Stato. In più serve educazione sessuale nelle scuole e un investimento nella cultura e nella consapevolezza delle nuove generazioni. L'aborto, secondo la legge, deve essere evitato il più possibile», replica Matteo Renzi. «È un dramma soprattutto per le donne e si fa fatica a comprendere questo tema soprattutto nelle aule parlamentari: si discute spesso di queste questioni solo per marketing politico e soffro moltissimo quando non si riesce a garantire una scelta drammatica», ribatte Michele Emiliano.

Tasse alla Chiesa

Renzi: «La Caritas è giusto che non paghi l'Imu perchè da una mano alla società. Se invece un ex convento diventa un centro turistico, è giusto che paghi fino all'ultimo. Ma su questo - avverte l'ex premier - non bisogna dare giudizi ideologici».

Emiliano: «Non credo che la Chiesa chieda privilegi, vuole che le si riconosca il suo ruolo di sostegno. Vuole essere trattata e messa in grado di aiutare» non chiedendo «diritti o privilegi se esula da queste specifiche funzioni».

Orlando:
«Una ricaduta sulla fiscalità» è inevitabile. «Ma sono d'accordo con Matteo - aggiunge - se offre un servizio per il pubblico ed è utile non deve pagare. E mi piacerebbe che anche altri, e sono moltissimi, che aiutano nel sociale abbiano gli stessi diritti».

Migranti 

Renzi: 
«Qualcosa non funziona ancora e Minniti sta lavorando con tenacia su 3 temi: non va bene questa Ue, servono regole sicure per tutti e inclusione partendo dal rispetto della Costituzione: una bambina costretta in casa con il velo va liberata».

Emiliano: «Interi settori economici - osserva Michele Emiliano - sopravvivono grazie ai migranti, serve una politica che gestisca i flussi, non tutti devono arrivare insieme ma serve un meccanismo legale di entrate, bisogna accogliere chi vuole lavorare. Negli ultimi anni c'è stato un sistema - ha polemizzato il governatore - che ha favorito distorsioni e spreco di denaro pubblico».

Orlando: «La gestione dei flussi va fatta ma con i limiti della capacità di inclusione»

Legittima difesa

Botta e risposta tra Andrea Orlando e Matteo Renzi sulla legittima difesa. «Si può discutere se la legge attuale funzioni o meno, la stragrande maggioranza dei casi sulla legittima difesa ha condotto all'archiviazione o all'assoluzione, forse andrebbe letta meglio la legge», afferma il ministro della Giustizia. E l'ex premier ribatte: «Sulla legittima difesa dobbiamo fare di più. Spiace dirlo ma è così, punto. La parola sicurezza è di sinistra. Un primo passo è stato fatto ma fare di più non è cedere a una cultura securitaria bensì rispondere a un'esigenza dei cittadini. Va fatta una legge molto più seria di adesso». Ribatte Orlando: «I Paesi dove ci sono più armi in giro non sono più sicuri, come dimostrano gli Stati Uniti. Un conto è consentire la difesa, un conto lanciare un messaggio sbagliato che il cittadino possa difendersi da solo. Vanno tolte le armi, non date in più agli altri».

Ricordi di gioventù
Candidati alle primarie Pd divisi sul tema del poster in cameretta. Ha spiegato Michele Emiliano: «A 15 anni avevo in camera Gigi Riva che calciava in porta il terzo gol con la Germania. Oggi metterei il poster di Yuri Chechi: si è rotto un tendine come me, io ho saltato solo campagna elettorale, lui le Olimpiadi».

Orlando ha spiegato: «Io avevo Berlinguer e anche una foto di Allende.

Oggi aggiungerei Mandela». Renzi ha chiuso: «Dipende se erano 15 o 16 anni, perchè proprio allora Baggio veniva venduto dalla Fiorentina. Poi avevo i Duran Duran e Bob Kennedy. Oggi direi Barack Obama».









 

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