Macron attacca, lite con l'Italia. Di Maio: vera lebbra è ipocrisia europea

Migranti, Macron attacca l'Italia: «Populisti lebbrosi». Di Maio replica: «Ipocrita»
Migranti, Macron attacca l'Italia: «Populisti lebbrosi». Di Maio replica: «Ipocrita»
Giovedì 21 Giugno 2018, 19:45 - Ultimo agg. 22 Giugno, 12:03
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Prosegue lo scontro tra Italia e Francia sulla questione migranti. Dopo che il presidente francese Macron ha attaccato indirettamente il governo italiano parlando di «lebbra» populista in Europa Di Maio oggi ha di nuovo replicato: «A livello internazionale ma soprattutto europeo sto vedendo cose inedite, comportamenti anche scomposti di capi di Stato, del presidente francese, che prima ha sempre parlato di rapporti di buon vicinato quando i governi italiani stavano zitti e adesso comincia ad attaccare a giorni alterni. Un giorno dice di non volere offendere l'Italia e un altro parla di lebbra, la vera lebbra è l'ipocrisia europea, di alcuni stati che respingono i migranti a Ventimiglia e poi ci fanno la morale su come gestirli».

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Le parole di Macron. «Li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo», ha dichiarato chiudendo il suo intervento a Quimper. Il riferimento - scrive LeFigaro.fr - sarebbe al rifiuto dell'Italia di aprire i porti alle ong.

Le parole che ha pronunciato Macron «sono offensive e fuori luogo. La vera ipocrisia è di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere un'equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è», aveva scritto già ieri Di Maio su Twitter.

E ben presto è arrivato il commento di Salvini: « Macron ha detto che chi non accoglie è un populista lebbroso. Un signore, eh, caviale, champagne e signorilità. Ma io lezioni da un paese che ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo. Se la Francia si prende dieci barconi dalla Libia, ne riparliamo. Mi spiace solo che la Francia ai Mondiali stia battendo il Perù», ha aggiunto.

A chi lo accusa di inazione rispetto all'accoglienza dei migranti, Macron ha chiesto di «guardare ciò che accade altrove». «Quando gli altri tradiscono, anche l'asilo, fanno le peggiori provocazioni umanitarie... È questo che bisogna denunciare e contro cui bisogna battersi. Non dividendoci tra noi stessi. È contro quelli che bisogna scandalizzarsi. Contro il nazionalismo che rinasce, contro le frontiere chiuse che propongono alcuni», ha sottolineato il quarantenne leader della Francia nell'intervento fiume a Quimper. «Ci abituiamo a tutti gli estremi in Paesi che, per anni, sono stati europeisti come noi», ha aggiunto, prima di lanciare una dura bordata contro le «nostre elite economiche, giornalistiche, politiche, che - ha ammonito - hanno una responsabilità immensa su questo tema». Quindi un appello direttamente rivolto ai 130 rappresentanti locali presenti in Bretagna: «Ho bisogno di queste terre che credono nell'Europa, ho bisogno di francesi che credono in questo progetto perché conoscono la nostra storia, perché conoscono il prezzo dei nazionalismi, perché conoscono il prezzo dell'imbecillità».



 

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