Manovra, fonti Lega: Tria si è impegnato a trovare soluzioni

Manovra, Lega: Tria si è impegnato a trovare soluzioni
Manovra, Lega: Tria si è impegnato a trovare soluzioni
Venerdì 21 Settembre 2018, 09:20 - Ultimo agg. 22 Settembre, 07:08
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«Ora c'è l'impegno di tutti ad affinare le proposte e dello stesso ministro Tria a cercare soluzioni», assicurano fonti della Lega dopo il vertice sulla manovra svoltosi stamani a Palazzo Chigi con il premier Conte, Salvini, il ministro dell'Economia, il viceministro Massimo Garavaglia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Assente Luigi Di Maio ancora impegnato nella missione in Cina. Per il M5s ci sono il ministro Riccardo Fraccaro e il viceministro Laura Castelli. Presenti anche i ministro Enzo Moavero Milanesi e Paolo Savona.

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Da fonti M5S si apprende che dal vertice sono emersi 3 punti fermi: reddito di cittadinanza, quota 100 e flat tax. In particolare i 5 Stelle si dicono soddisfatti perché si è deciso di mettere da parte alcune misure per garantire il superamento della Fornero. C'è stata inoltre condivisione su quella che è sempre stata la linea m5s, cioè che i cittadini vengono prima delle virgole: perciò non ci sono tabù intorno al 2% da parte di nessuno, l'importante è la credibilità della politica economica.

«Il ministro Tria ha preso atto della volontà politica della Lega e del Movimento 5stelle di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni», ha detto uno dei leghisti partecipanti alla riunione, secondo quanto riferiscono fonti della Lega. E Salvini: «Non ci impiccheremo allo zero virgola. Noi vogliamo ridare dignità all'Italia e se creiamo posti di lavoro a Bruxelles saranno contenti. Tranquilli, le risorse ci sono».

«Incontro utile, positivo, raccoglieremo alcune proposte» sulla manovra e «andiamo avanti spediti con i decreti sicurezza e immigrazione che saranno approvati lunedì in Consiglio dei ministri con il presidente Conte e Di Maio», ha detto il vicepremier mentre il sottosegretario all'economia, Massimo Bitonci è tornato sul tema di una maggiore elasticità in manovra nel rapporto deficit/pil: «È chiaro che si deve trovare una soluzione e aprire un po' i cordoni della borsa, è giusto che sia così. Tria fa il suo lavoro. Noi sappiamo benissimo che una certa elasticità può essere data. Salvini parlava di 2,9%, ora di 2,5% e io penso che si potrebbe arrivare tranquillamente tra il 2 e il 2,2%».

Nella manovra economica «non ci sarà l'aumento dell'Iva. Questo governo è stato votato per tagliare le tasse», ha ribadito ancora una volta Salvini. «Stiamo aprendo tutti i cassetti - ha aggiunto - taglieremo anche le tasse sulla benzina e metteremo mano alla legge Fornero per mandare in pensione chi ne ha diritto». 

«Siamo sulla buona strada. Non ci impicchiamo sui numeri ma siamo impegnati sulle cose da fare». Così il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro lasciando Palazzo Chigi risponde a chi gli chiede se il governo abbia chiuso l'accordo sul deficit. Il lavoro che il governo sta facendo, prosegue, «è ottimo e stiamo lavorando bene».

I decreti su sicurezza e immigrazione verranno approvati lunedì prossimo dal Consiglio dei ministri e sono in queste ore oggetto di uno studio per accogliere alcuni rilievi tecnici ma non di sostanza, compresa l'ipotesi di unificare i due testi in uno solo purché i contenuti restino invariati, riferiscono inoltre fonti della Lega . «Buongiorno amici - aveva twittato Salvini poco prima della riunione - direzione ufficio per riunioni su sicurezza, immigrazione, tasse, pensioni giovani e lavoro. Poi Genova (per il Salone Nautico), poi Milano e poi ritorno a Roma: chi si ferma è perduto! Vi abbraccio e grazie per gli auguri che mi state mandando per San Matteo».

Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha fatto sapere di essere  «contrario a qualsiasi condono, comunque lo si chiami.

In un paese - ha aggiunto - in cui dai l'idea che puoi evadere o costruire abusivamente perché dopo 10 anni puoi sanare, è chiaro che ogni condono va in questa direzione».

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