M5S e il caso firme false a Palermo, Grillo: sospendere Nuti, Di Vita e Mannino dal gruppo parlamentare

M5S e il caso firme false a Palermo, Grillo: sospendere Nuti, Di Vita e Mannino dal gruppo parlamentare
di Stefania Piras
Venerdì 14 Aprile 2017, 17:00 - Ultimo agg. 15 Aprile, 18:52
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Dichiarazioni contro il candidato sindaco M5S Ugo Forello ed esternazioni contro la magistratura. Sono i motivi con cui Beppe Grillo ha deciso di inasprire le sanzioni nei confronti di Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, i tre parlamentari siciliani indagati per il caso firme false di Palermo. Grillo è intervenuto con un post scriptum sul blog sotto al messaggio di Luigi Di Maio.

«In seguito alle dichiarazioni dei portavoce sospesi dal MoVimento 5 Stelle Nuti, Mannino e Di Vita riportate dai giornali, in cui viene attaccato il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Palermo e in cui vengono fatte considerazioni sulla magistratura che non coincidono con i nostri principi, verrà chiesto ai probiviri di valutare nuove sanzioni oltre a quelle già applicate». E qui è facile immaginare che dopo la sospensione può esserci solo l'espulsione. Che Grillo faccia sul serio lo dimostra anche il fatto che chiede ai parlamentari di schierarsi pro o contro i colleghi per rendere effettiva l'espulsione: «Ho anche chiesto ai capigruppo del MoVimento 5 Stelle di raccogliere le firme dei parlamentari necessarie per indire la votazione dell'assemblea dei parlamentari per procedere anche alla sospensione temporanea dal gruppo parlamentare dei sospesi, fino a che sarà in vigore la loro sospensione dal MoVimento 5 Stelle come già stabilito dai probiviri».

La sospensione dei tre parlamentari, prima solo formale, ora si trasforma in una stretta significativa. Se prima i deputati sospesi continuavano a lavorare indisturbati grazie all'assenza di vincolo di mandato, ora Grillo li vuole fuori dal gruppo. 

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