M5S, Financial Times: svelato poco sul ruolo di Casaleggio e dell'azienda

M5S, Financial Times: svelato poco sul ruolo di Casaleggio e dell'azienda
Lunedì 18 Settembre 2017, 10:56 - Ultimo agg. 13:33
2 Minuti di Lettura

«Dalla morte di suo padre, Davide Casaleggio è diventato una figura centrale nel M5S. Ma il Partito populista, che ha una reale possibilità di vittoria» alle prossime elezioni «ha svelato poco sul ruolo e l'azienda» dell'uomo. Così il Financial Times presenta una pagina di approfondimento su M5S, per la serie «Europopulisti», dal titolo «Il guardiano e il commediante», firmata da James Politi e Hannah Roberts e corredata da una grande foto in cui campeggiano i volti di Beppe Grillo e Casaleggio junior.

Davide Casaleggio viene definito «il guardiano e la forza più importante dietro M5S», «presidente dell'Associazione Russeau, che gestisce una piattaforma Internet per la democrazia diretta», e che ha «essenzialmente ereditato il suo ruolo chiave nella politica italiana dal padre Gianroberto». L'uomo viene descritto come un «consulente di 41 anni, privo di carisma, appassionato degli sport estremi», un «prodigio degli scacchi da bambino, laureatosi alla Bocconi di Milano», che in passato «ha flirtato con idee per l'uso della tecnologia al fine di manipolare l'opinione pubblica», ricordandone tra l'altro i pensieri descritti nel libro: «Tu sei rete» in cui indica «le persone come colonie di formiche».

«Le complicate fusioni delle funzioni pubbliche e private di Casaleggio hanno sollevato questioni su buchi di trasparenza e potenziali conflitti di interesse all'interno del Movimento», si legge nell'articolo in cui si evidenzia l'opinione di alcuni critici: «Non sappiamo niente sul dibattito politico interno, ed i giocatori al vertice hanno il controllo totale». Tra i problemi irrisolti viene chiamato in causa anche il blog di Grillo «principale strumento di comunicazione» e di «reclutamento dei sostenitori». Ma anche in questo caso, si avverte, ci sono «grossi buchi nella trasparenza». Il pezzo si chiude con una profezia di Nicola Biondo, autore del libro «Supernova: come Cinque stelle è stato ucciso», che avverte: «La storia dei Cinque stelle finirà male»

© RIPRODUZIONE RISERVATA