Legittima difesa, i produttori di armi: «Noi avvicinati da tutti i partiti»

Legittima difesa, i produttori di armi: «Noi avvicinati da tutti i partiti»
Martedì 17 Luglio 2018, 10:52 - Ultimo agg. 20:53
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Non solo Matteo Salvini. Tutti i partiti intrattengono rapporti con i fabbricanti di armi. A confermarlo sono gli stetti produttori, mentre si infiamma il dibattito sulla legittima difesa in vista del ddl che comincerà il suo iter domani al Senato. «Noi siamo stati avvicinati da tutti i partiti, come hanno sempre fatto anche in passato, da qui a dire che le aziende hanno firmato qualcosa.... Le 110 aziende che rappresento non hanno mai firmato niente. Quanto all'aver dato dei contributi, stante la situazione economica, non avevamo neanche i fondi per pagare un caffè».

Così Pierangelo Pedersoli, presidente di Conarmi, il consorzio degli armaioli italiani, ha risposto a una domanda del deputato Pd, Gennaro Migliore, che nel corso di un'audizione alla Camera delle associazioni produttori armi di fronte alle commissioni Affari costituzionali e Politiche Ue, ha chiesto, sulla scorta di quanto scritto da organi di stampa, se in campagna elettorale ci siano stati finanziamenti alla Lega da parte delle associazioni produttori armi. L'audizione riguarda il decreto legislativo di attuazione della direttiva Ue sul controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi e le associazioni sentite oggi rappresentano le aziende che producono armi civili per uso venatorio o sportivo.
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