Emergenza bombe, Salvini a Napoli: «Più agenti ma dovranno stare tra la gente»

Emergenza bombe, Salvini a Napoli: «Più agenti ma dovranno stare tra la gente»
di Gigi Di Fiore
Venerdì 18 Gennaio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:28
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Nel primo pomeriggio, sarà ad Afragola. Nella sede del Comune, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, incontrerà il sindaco della città dove in un mese otto bombe hanno colpito attività commerciali.

Ministro, oggi sarà soltanto ad Afragola?
«Sì, a Napoli ci sono stato già tre volte negli ultimi due mesi. Conto però di incontrare, in qualche modo, anche Gino Sorbillo, il pizzaiolo napoletano che è stato vittima della vigliacca azione estorsiva dimostrativa».

La scelta unica di Afragola è nata da motivi particolari?
«La situazione ad Afragola è molto grave. Ho dovuto fare una scelta per motivi di tempo e impegni fissati nella stessa giornata in altri luoghi. Verrò di nuovo a Napoli, come sarò a Castelvolturno dove si espande la pesante attività della mafia nigeriana».

Quando arriveranno a Napoli i famosi 100 agenti in più, che annunciò pochi mesi fa?
«Entro febbraio, arriveranno 61 poliziotti. Si aggiungeranno ai 140 che sono già arrivati nei mesi scorsi».

Il sindaco De Magistris le contesta di non aver mantenuto l'impegno sugli agenti. È così?
«De Magistris è un sindaco molto particolare. Si occupi dei cittadini napoletani. Questo governo ha messo soldi e impegno a favore della città di Napoli».

Ci saranno ulteriori rinforzi di polizia, dopo quelli in arrivo?
«Ci saranno le assunzioni sbloccate per il 2019. E abbiamo anche finanziato l'assunzione di agenti della polizia locale».
 
Sono state fatte queste assunzioni?
«Dovete chiederlo al sindaco. Mi assicurò che esistevano già delle graduatorie. Occorrevano i soldi per sbloccarle e noi li abbiamo messi».

Pensa di rispondere alla criminalità organizzata e all'arroganza dei clan, vecchi e nuovi, della camorra solo con più agenti delle forze dell'ordine?
«No di certo. Ho firmato da poco il finanziamento di molti fondi per la videosorveglianza. Soldi finalizzati, che dovranno utilizzare gli enti locali».

Quanti, nel dettaglio?
«Ci sono 4 milioni di euro per la videosorveglianza nei quartieri napoletani di Sanità, Chiaia, San Ferdinando e nei Decumani. Altri 7 milioni sono a disposizione della videosorveglianza da impiantare nell'area archeologica di Pompei. Infine, 9 milioni per il contrasto di attività illecite nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare».

Chi dovrà utilizzarli?
«Naturalmente, Regione e Comuni. Spero che si mettano d'accordo tra loro e li utilizzino al meglio, nella maniera più efficace possibile».

Un tabaccaio di Afragola ha subito 12 rapine in due anni. Chiede più presenza dello Stato, cosa gli risponde?
«Rispondiamo con i fatti dei maggiori controlli, possibili attraverso la videosorveglianza. Entro febbraio, approveremo anche la legge sulla legittima difesa. Spero che non serva a nessuno, ma è una tutela in più per chi è costretto a difendersi contro i rapinatori. Aggiungo che, nel decreto sicurezza, esiste anche la previsione di premi ai privati che contribuiscano ad attivare sistemi di video sorveglianza».

Domani, ad Afragola, è stata organizzata una marcia anticamorra. È favorevole?
«Ogni partecipazione spontanea dei cittadini contro la criminalità organizzata è benvenuta. Ma i cittadini devono anche denunciare. Vanno bene gli appelli, le assemblee, ma anche le denunce. Io ci metto i soldi per assicurare quegli strumenti che diano effetto concreto alle denunce. Abbiamo anche nominato il nuovo direttore dell'Agenzia per i beni confiscati».

Il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, nell'esaminare il sistema dei gruppi criminali napoletani nel centro storico, punta il dito anche su quella rete di controllo dei clan camorristici in strada, spesso rappresentata da spacciatori e parcheggiatori abusivi. Cosa pensa?
«Nel decreto sicurezza abbiamo dato ampio spazio alla repressione del sistema dei parcheggiatori abusivi. Sono previsti anche fondi per i depositi dei motorini sequestrati, utilizzati spesso per stese e scorribande criminali».

Sempre il procuratore nazionale auspica un sistema investigativo, nei vicoli di Napoli, di maggiore presenza in strada per conoscere il territorio. Che idea ha?
«Spero che sempre meno agenti stiano negli uffici e più in strada».

Afragola: conosce i problemi del rione Salicelle, un'altra periferia degradata della provincia con occupazioni abusive delle case e spaccio di droga?
«A Salicelle c'è degrado e criminalità diffusa. So che esiste un collegamento tra i problemi di quell'area e i fenomeni degli ultimi giorni. È necessario prosciugare l'illegalità anche attraverso gli sgomberi, cosa che ho preso a cuore fin da subito, con direttive e provvedimenti ad hoc nel decreto sicurezza. Per il resto, confido nel lavoro delle forze dell'ordine e degli inquirenti. Sono costantemente informato e sono certo che prenderemo i responsabili degli otto vili attentati».
 

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