Campania, Pd appeso al sì di Siani. Il Nazareno sicuro: accetterà

Campania, Pd appeso al sì di Siani. Il Nazareno sicuro: accetterà
di Paolo Mainiero
Giovedì 11 Gennaio 2018, 07:59 - Ultimo agg. 11:05
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È una catarsi per ripulirsi dalle sconfitte e dalle divisioni. È il volto del professionista e dell'uomo impegnato nel sociale e nella lotta alla legalità, dopo aver vissuto sulla sua pelle la tragedia della camorra. Paolo Siani è il fiore che il Pd intende mettersi all'occhiello per affrontare a Napoli una difficilissima campagna elettorale. Per il pediatra primario al Santobono è pronto il collegio del Vomero-Arenella e un posto da capolista nel listino proporzionale. È Matteo Renzi in persona a tenere i contatti con Siani, ieri tra i due c'è stato un ulteriore colloquio. Si attende solo il colore della fumata, che ovviamente al Nazareno si augurano che sia bianca.
Il medico e presidente della Fondazione Polis, fratello di Giancarlo, il giornalista de il Mattino ammazzato dalla camorra, fa parte insieme a Lucia Annibali, a Roberto Burioni, a Mauro Berruto, a Mauro Felicori, di quella pattuglia di nomi eccellenti che Renzi vuole in campo per aprire il Pd alla società civile. Paolo Siani si è riservato ancora alcune ore di riflessione ma chi gli ha parlato fa trapelare che sia orientato ad accettare. Certo, la decisione non è semplice, la scelta incide anche sulla sua attività di pediatra e il pensiero di dover lasciare la professione lo pone di fronte a un bivio. «Faccio un altro lavoro...», disse quando per la prima volta, lo scorso novembre, Renzi gli offrì la candidatura. Dall'altra parte, c'è anche la consapevolezza che un impegno parlamentare potrebbe consentirgli di continuare in modo diverso e più ampio il percorso cominciato dopo la tragica notte del 23 settembre di trentadue anni fa.

 

Del resto, con il leader del Pd, Paolo Siani è stato chiaro sin dal primo momento, ha sempre legato una sua discesa in campo alla coerenza con il lavoro svolto con la Fondazione Polis. Spesso, in queste ore, Siani ha ricordato le parole di un suo maestro, il professore Sereni. «Ripeteva spesso che accettare di fare qualcosa per il proprio Paese può essere talvolta un dovere. Io - ricorda - avverto questo dovere ma non per fare lo specchietto delle allodole». Renzi lo ha rassicurato, gli ha garantito la piena autonomia e il massimo sostegno.
Altre poche ore e poi Siani scioglierà la riserva. Il Pd spera che la risposta sia positiva, conta sul suo impegno per ridare slancio ad un'azione appannata da litigi e dall'assenza di una forte classe dirigente. E anche nel suo ospedale, il Santobono, c'è attesa. Quando nel 2015 gli fu offerta dal Pd la candidatura a sindaco, furono in tantissimi a sconsigliarlo. Ma oggi è diverso. «Paolo - racconta Vincenzo Tipo, direttore del Pronto soccorso del Santobono - ha sempre dedicato la sua vita al sociale. È un professionista affermato, stimato, benvisto. Si poteva immaginare che alla luce della sua storia personale prima o poi gli venisse chiesto un impegno in politica». Nel suo ospedale c'è chi auspica che accetti la candidatura e c'è chi spera che non si interrompa il lavoro. La scelta chiaramente sarà tutta personale. A Roma, al Nazareno, sono convinti che è fatta, sono certi che Siani dirà sì.
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