Grillo, linea dura per non rovinare la festa cinquestelle al Circo Massimo

Grillo, linea dura per non rovinare la festa cinquestelle al Circo Massimo
di Simone Canettieri
Venerdì 19 Ottobre 2018, 08:15 - Ultimo agg. 14:20
4 Minuti di Lettura

 Il clou sarà domenica, quando sul palco si alterneranno - ma non sono esclusi siparietti insieme - i due Giuseppe del M5S. Ovvero Beppe Grillo e «Pino» Conte. Per la prima volta insieme: l'ex comico e l'ex professore, «il capopopolo» e «l'avvocato del popolo», i jeans e la pochette, il guru e il premier. Uniti per chiudere quella che si prospetta come la due giorni dell'orgoglio grillino, che sarà poi la rivalsa anti-leghista. Meglio: l'elogio della diversità quasi antropologica tra «noi e loro», (come raccontano i parlamentari alle prese con la scaletta degli interventi, come sempre ballerina). Dove per «loro» si intendono le truppe di Salvini. Ecco, dunque Italia a Cinque Stelle al via domani. Con il Circo Massimo pronto a trasformarsi nell'arena del partito che qui deve essere più di lotta che di governo, molto casual e con grisaglia vietata.
Per nulla compromesso con il sistema e anzi pronto a svelare, anche se ora ne fa parte, i trucchi e le manine del potere. E quindi il condono? «Giammai». Il simil-scudo fiscale? «Ce ne infischiamo». In parlamento le truppe pentastellate hanno le idee chiare: «Con quale faccia ci saremmo presentati ai nostri?», dice il deputato Massimo Baroni. Dunque, il pericolo sembra essere stato sventato o meglio rinviato. Per la gioia dei meet-up che arriveranno da tutta Italia con i pullman, gli attivisti duri e puri, le ali più radicali e in alcuni casi anche folcloristiche (dai no-vax ai fruttariani) che qui avranno cittadinanza, in attesa di quella vera del reddito.
Raccontano che il primo ad aver messo in forse la presenza sia stato proprio Grillo, per nulla propenso a salire sul palco per difendere la «pace fiscale». O me o il condono? Parrebbe di sì. In ballo ci sono le radici del M5S. Non è un caso infatti l'uscita molto netta di Roberto Fico (che parlerà domani al Circo Massimo) proprio su questa faccenda. Il presidente della Camera spiega che «il condono non è nel contratto e comunque il movimento non capirebbe. E farebbe bene a non capire. È giusto chiedere un chiarimento politico, che senza dubbio è urgente». La musica è questa: prima la purezza, costi quel costi.
LO SFOGO
Pochi giorni fa, durante un vertice ristretto dei ministri M5S, Riccardo Fraccaro a proposito dell'avanzata leghista e della realtà ha detto: «Dobbiamo tornare a dire dei no identitari». Erano i giorni del via ai lavori del Tap in Puglia, diventata tallone d'Achille dei grillini: dall'Ilva al gasdotto, appunto.
Ecco perché la festa sarà un punto di contatto: quest'anno per esempio i ministri e i big si sottoporranno alle domande dei militanti sull'azione di governo che stanno portando avanti. «Molto spazio sarà dedicato all'Europa - ha spiegato il deputato e organizzatore Sergio Battelli all'Huffingtonpost. - È il primo momento che dedicheremo a quel che succederà nei prossimi mesi e la campagna che ci porterà a maggio». Dove le strade con la Lega si divideranno, anche se sullo sfondo ci sarà un nemico comune: il vecchio sistema degli «eurocrati» da abbattere.
IL PROGRAMMA
E dunque si inizierà domani con i big M5S pronti a precipitarsi alla festa appena sarà terminato un consiglio dei ministri non da poco, ammesso che ne sia confermata la convocazione.
Luigi Di Maio, il capo politico, parlerà entrambi i giorni. Ieri ha trovato anche il tempo di far un salto tra i padiglioni in montaggio. Ecco il suo messaggio: «Non vedo l'ora di stare insieme a voi, di raccontarvi cosa stiamo passando, cosa stiamo vivendo, come vedete non ci facciamo mancare nulla...». Italia a Cinque Stelle sarà aperta dalla padrona di casa: la sindaca di Roma Virginia Raggi, che dovrebbe anche parlare il giorno dopo. Per il M5S sarà la prima festa al governo, per lei, in caso di condanna il 10 novembre, potrebbe essere l'ultima da prima cittadina. In Campidoglio sono pronti già con gli scongiuri. Ma questo è un altro film.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA