Libertà di stampa, da Reporters sans Frontieres accuse a Grillo. Lui: «Io il problema?»

Libertà di stampa, da Reporters sans Frontieres accuse a Grillo. Lui: «Io il problema?»
Mercoledì 26 Aprile 2017, 16:13 - Ultimo agg. 27 Aprile, 16:57
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«Oggi ho scoperto di essere io la causa del problema di libertà di stampa in Italia. Lo afferma il rapporto di Reporters Sans Frontieres appena pubblicato. Mi ha aperto gli occhi». Così Beppe Grillo dal suo blog, commenta il dossier secondo cui In Italia «il livello di violenze contro i reporter (intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce) è molto preoccupante, mentre alcuni responsabili politici - come Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle - non esitano a comunicare pubblicamente l'identità dei giornalisti che danno loro fastidio». «La colpa è mia» ironizza Grillo mentre Di Maio si dice sorpreso».

«Io pensavo che fosse perché i partiti politici con la lottizzazione si sono mangiati la Rai piazzando i loro uomini nel management e nei telegiornali e dicendo loro che cosa dire e che cosa non dire. Pensavo che fosse per i giornalisti cacciati dai programmi Rai o per le minacce del partito di governo a quelli che sono indipendenti, come Report. Pensavo che fosse perché in Italia non ci sono editori puri e metà delle tv generaliste le controlla il capo di Forza Italia e perché la tessera numero uno del Pd controlla il secondo giornale più diffuso in Italia. No, la colpa è mia», scrive Grillo.

«Se i tg e i giornali non vi danno le notizie o vi danno notizie false o vi danno notizie non verificate è perché hanno paura di me. Reporter Senza Frontiere dice che diffondo "l'identità" dei "giornalisti sgraditi". Forse non sono stati informati bene dai direttori dei giornali italiani che li hanno contattati per cambiare la classifica (vi hanno contattato, vero?). Non viene pubblicata l'identità dei giornalisti sgraditi, viene smentita - sostiene il capo politico del M5s - la balla che diffondono o viene risposto alle loro offese gratuite». 

«Poi - prosegue il garante del Movimento - ci sono centinaia di denunce di bufale generiche e di censure più o meno velate. Ma cari reporter senza frontiere, denunciare un fatto (l'oggettiva inesistenza di libertà di stampa) e chiedere smentita alle notizie false non può essere considerata un'intimidazione».

«Noi ci battiamo per un'informazione libera, indipendente e accessibile a tutti come ci ha riconosciuto Julian Assange, intervenuto a Italia 5 Stelle a Palermo: "Avete ottenuto un risultato straordinario, squarciando il velo dei filtri, che sono molto forti in Italia, della vecchia stampa mainstream corrotta. Penso che questo sia probabilmente il vostro successo più importante"», aggiunge Grillo citando il fondatore di Wikileaks.

«Ma anche Assange ha preso un abbaglio. La colpa di questo sistema informativo marcio è mia. In un Paese in cui un ex premier condannato tiene in mano tre televisioni da oltre 20 anni, dove molti giornali nazionali sono amministrati da editori impuri iscritti a partiti politici o, peggio ancora, dove alcuni quotidiani sono persino proprietà diretta di partiti politici - conclude - il problema sono io, che scrivo su un blog. Ma... sarà».
 

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