Centrodestra, Berlusconi in pressing: governo M5S-Lega è una minaccia

Centrodestra, Berlusconi in pressing: governo M5S-Lega è una minaccia
di Daniele Regno
Mercoledì 16 Maggio 2018, 07:00
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«A Sofia sarà difficile che Berlusconi rimarrà in silenzio. E se parla certamente userà parole di fuoco contro tutti i populismi...». Così una fonte molto vicina al Cavaliere alla vigilia del vertice di oggi a Sofia, dove il Cavaliere, parteciperà alla riunione dei leader del Ppe, alla sua prima uscita pubblica dopo la riabilitazione del Tribunale di Milano. Un intervento che potrebbe essere molto critico nei confronti dei Cinque Stelle e che quindi punta a mettere in difficoltà la Lega e rilanciare il pressing azzurro delle ultime ore su Matteo Salvini. L'obiettivo è convincerlo a gettare la spugna nel dialogo con il M5s, mettendolo davanti al rischio che un eventuale governo rachitico e debolissimo, che potrebbe implodere in pochi mesi, rappresenterebbe una minaccia non solo per il Carroccio ma per l'intero centrodestra.
 
Uno scenario di cui Matteo Salvini è perfettamente consapevole, sempre più stretto tra i paletti del Quirinale, e le distanze programmatiche con i Cinque Stelle. Ormai dopo oltre settanta giorni dal voto, il leader leghista continua a lavorare per raggiungere un'intesa di governo, ma contemporaneamente resta molto cauto, attentissimo a non rompere con il Cavaliere. «Sono ottimista, ma anche realista... Qui i giorni passano», sintetizza in serata prima del faccia a faccia con Luigi Di Maio, attento a non tagliarsi nessuna via d'uscita in caso di rottura e possibile ritorno alle urne, dove uno sforzo unitario, con Berlusconi pienamente in campo, secondo i sondaggi, potrebbe rilanciare le chance di vittoria della coalizione di centrodestra. «Ogni mia scelta - assicura Salvini - prescinde da quello che faranno gli altri: se parte un governo parte con noi. E noi - rassicura - abbiamo ribadito la fedeltà, la coerenza, la lealtà a un voto che ha premiato non solo la Lega ma tutto il centrodestra. Se poi una parte centrodestra non si sente di partire liberissimo di farlo. Ma non si rompe».

Fonti leghiste fanno notare che proprio nelle ultime ore il Caroccio, nel tavolo programmatico, sta cercando di confermare nel contratto con M5s, il programma del centrodestra tutto, non solo quello della Lega. A quel punto - aggiungono le stesse fonti - speriamo che, in caso di intesa, il Cavaliere ne prenderà atto. Silvio Berlusconi, ieri, ha scelto il silenzio. Per Forza Italia parla il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che rilancia l'idea di un governo di centrodestra. Anche la capogruppo alla Camera Maristella Gelmini «registra lo stallo», ma aggiunge prudente che nessuno «tifa per il fallimento». «Per noi prima di tutto viene il bene del Paese», conclude l'ex ministro. Netta la posizione di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni, da Brescia, si rivolge direttamente al segretario leghista, esortandolo a chiudere ogni dialogo con Di Maio: «Dico a Matteo Salvini che siamo ancora in tempo, rifletta - osserva l'ex ministro - se valga la pena lanciarsi in un avventura con il Movimento Cinque Stelle o piuttosto chiedere un incarico per il centrodestra».
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