Gilet gialli, così la Casaleggio in crisi di clic offre Rousseau ai cugini francesi

Gilet gialli, così la Casaleggio in crisi di clic offre Rousseau ai cugini francesi
di Mario Ajello e Francesco Lo Dico
Martedì 8 Gennaio 2019, 08:00 - Ultimo agg. 11:46
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Non è stata venduta la Fontana di Trevi ai turisti. Ma si sta cercando di vendere la piattaforma Rousseau, quella di Casaleggio perché purtroppo Jean-Jacques non c'entra, ai gilet gialli. Dunque, per usare questo motore di democrazia elettronica che doveva cambiare i connotati della politica mondiale come lo fece l'agorà ateniese, non dovranno pagare soltanto (300 euro al mese) i parlamentari grillini ma anche i rivoltosi parigini? All'inizio sarà gratis per i francesi questo portento della tecno-politica a patto che i gilet gialli anti-Macron decidano di decidere se accettano di accettare la proposta di federarsi con il movimento 5 stelle nella battaglia per l'Europarlamento. Se approveranno il gemellaggio, avranno il pacco dono di Rousseau. In uno scambio che potrebbe diventare conveniente per entrambi, soprattutto per Casaleggio. Ai francesi un po' di know how di neo-politica e all'erede di Gianroberto la possibilità di espansione all'estero, visto che l'Italia si sta rivelando avara, e dunque un colpo di merchandising per l'azienda milanese andata al governo.
 
Il messaggio consegnato ai possibili partner d'Oltralpe non è esente del resto dallo stesso entusiasmo che metterebbe un piazzista consumato nel magnificare le sue merci. «Possiamo mettere a vostra disposizione è il pacchetto offerto da Di Maio - alcune funzioni del nostro sistema operativo come ad esempio il call to action per organizzare gli eventi o il sistema di voto per definire il programma e scegliere i candidati». Di fronte a un'offerta commerciale così aggressiva, sorge la domanda: che cosa ci guadagna Rousseau? Soldi, no. Non nell'immediato. Dalla riunione Casaleggio-Di Maio-Di Battista filtra infatti che la piattaforma sarà fornita agli alleati in comodato d'uso. Dunque lo sbarco in Europa consentirebbe alla creatura di Casaleggio jr. di attingere sangue fresco tra i popoli d'Europa. Gli ultimi dati segnano infatti, al netto dei contributi dei parlamentari che porteranno in casa 9 milioni in cinque anni, un calo di profitti, di utenti, di partecipazione. Ad agosto del 2017, fu lo stesso Davide Casaleggio ad annunciare che «oggi abbiamo 140mila iscritti su Rousseau». Ma a settembre dell'anno successivo, fu lo stesso guru del M5s a ridimensionare quei numeri sul blog delle Stelle. «Oggi abbiamo raggiunto un risultato importante con Rousseau: 100mila persone iscritte e certificate». Un risultato importante, ma meno di quanto non lo fosse prima. Tra il 2016 e il 2017 sono scivolate anche le donazioni, scese da 360.341 euro a 346.073. E anche i contributi dall'estero sono diventati più esangui: i 30.514 euro del 2016 sono diventati dodici mesi dopo poco più di 7mila. Ma il dato più preoccupante è quello relativo alla partecipazione. Alle ultime votazioni su Rousseau, a maggio per votare il via libera al Contratto di governo, hanno preso parte soltanto 44796 dei 136mila iscritti. A decidere il Sì alla Lega sono stati solo il 27 per cento dei militanti, contro il 73 di astenuti. E poi Casaleggio jr. non lo ha mai nascosto. Rousseau ha costi di gestione importanti. Nel 2017 ammontavano a 493mila euro, a fronte di ricavi di 357mila.

Andare avanti con un sbilancio di 135mila euro all'anno, con il Garante della privacy alle costole a richiedere ammodernamenti alla piattaforma, era impossibile. È per questa ragione che a ciascuno dei parlamentari stellati è stato imposto una donazione obbligatoria di 300 euro al mese a Rousseau. A tracciare le possibili svolte della nuova storia, Rousseau 2.0, operazione Europa è Marco Canestrari, ingegnere informatico che nei suoi anni alla Casaleggio ebbe il compito di cominciare a costruire la piattaforma. «Lo sbarco in Europa dice Canestrari - è per Rousseau un'operazione di marketing.

Avere più iscritti significa avere più dati personali, ossia il petrolio del terzo millennio». E significa anche avere nuove consulenze e opportunità di business. E magari più fortuna che in patria.

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