Emiliano, sponda con De Magistris
«Può essere interlocutore del Pd»

Emiliano, sponda con De Magistris «Può essere interlocutore del Pd»
di Fulvio Scarlata
Sabato 11 Febbraio 2017, 08:32
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«De Magistris? Può mantenere la sua autonomia ma essere un interlocutore del Pd. Napoli la ho trovata riordinata e tirata a lucido, è cambiata in meglio». «Con De Luca condivido l'idea di un piano per il lavoro per i giovani del Sud»: è stata una giornata intensissima, quella di Michele Emiliano. Il presidente della Puglia tesse la sua rete in vista del progetto di nuovo Pd cercando se non con alleati, almeno interlocutori strategici. In questo quadro si inserisce anche l'incontro, in serata, con il coordinatore per la Campania di Sinistra riformista, Gianluca Daniele.
Si presenta all'incontro sulla coesione territoriale a Città della Scienza, a Napoli con una posizione netta sulla sinistra extra Pd, Michele Emiliano. A iniziare da Giuliano Pisapia che pure, aveva ricevuto gli elogi di Antonio Bassolino: «L'iniziativa dell'ex sindaco di Milano è utile e positiva. Guarda avanti, a sinistra». Emiliano, invece, è più tagliente: «Pisapia dice che lui e Renzi possono arrivare al 40%. Sono ottimisti, evidentemente hanno dei sondaggi segreti. I sondaggi che faccio io camminando per strada mi dicono che per il Pd sarà durissima».

Non è un segreto che il governatore pugliese punta direttamente alla segreteria di un Pd che si allarga a sinistra. «Il partito è migliorabile - sottolinea - ma deve tornare a essere il partito di quelli che non contano niente. Noi siamo nati tanti anni fa dal movimento operaio, dai contadini, dalla resistenza, ma non possiamo guardare sempre all'indietro, dobbiamo guardare al futuro. Sappiamo che molte sono le cose che servono per dare energia e diritti alle persone, e quando dai energia e diritti a chi non conta niente la rivoluzione si può fare, pacificamente ovviamente, e si può cambiare il mondo. Il sud ha l'energia per farlo e lo farà, ne sono certo».

Il dialogo con Vincenzo De Luca va avanti da tempo, pur senza dar vita a quell'asse del Sud che il presidente della Campania ha fermamente negato. E anche nel convegno di ieri Emiliano ha più volte richiamato l'esperienza deluchiana: «Condivido la sua proposta di un piano per il lavoro per il Sud» ha detto. Appoggiando anche la battaglia campana sulla ripartizione del fondo sanitario nazionale: «La Campania rischia di dover dare 60 milioni di euro della sua programmazione sanitaria alla Liguria per compensare il buco della Liguria. Nonostante la Puglia non c'entri, dico che la Puglia non ci sta. Non possiamo accettare che una regione come la Campania, che ha purtroppo tassi di mortalità elevata da deprivazione, sia danneggiata da tentativi di riparto del fondo nazionale».

Il colpo politicamente più rilevante, tuttavia, è l'incontro con Luigi de Magistris. Trenta minuti intensi. Tanto che Michele Emiliano si sbilancia subito: «L'indipendenza del sindaco di Napoli - dichiara - non è affatto incompatibile con una relazione politica con un partito grande e strutturato come il Pd. Su programmi chiari possiamo allearci con persone con origine politica diversa ma che abbiano le stesse intenzioni e la stessa idea del futuro. Ed io ho fatto questo dapprima con una lista civica, quando sono diventato sindaco, e poi nel Pd che immaginavo essere federatore di tutte queste istanze, e che fino ad oggi, purtroppo, non ha svolto questa funzione». Il governatore, insomma, offre una prospettiva politica all'esperienza finora circoscritta a Napoli di de Magistris, con cui mantiene un'amicizia da quando i due erano entrambi magistrati. E anzi si spinge a dire: «Vedere la città così riordinata e tirata a lucido mi ha fatto veramente una bella impressione. Ho trovato una città cambiata in meglio in modo evidente».

Dichiarazioni che esaltano de Magistris. Che ricambia: «Non posso che essere contento se un domani Michele Emiliano dovesse avere un ruolo importante nella politica nazionale. Entrambi conveniamo che Renzi è stato dannoso per il Mezzogiorno e non solo. La scelta del governatore di candidarsi alla guida del Pd è coraggiosa. Con Emiliano possiamo fare cose importanti per il Mezzogiorno e il riscatto del Sud, ma il nostro movimento politico è autonomo».

Ultimo passaggio, ma anche quello politicamente rilevante, con Gianluca Daniele di Sinistra riformista. Un incontro iniziato con un confronto con i lavoratori di Almaviva e Gepi e con l'impegno a difendere le loro istanze a livello nazionale.