De Luca in direzione Dem:
scissione, che tragedia

In direzione dem il governatore della Regione Campania, Vincenzo de Luca, fa l'elenco dei problemi e dice: «Dobbiamo chiedere scusa al mondo della scuola. Dobbiamo ristabilire la sintonia con quel mondo». Solllecita più attenzione per i comuni. E aggiunge: «Siamo arrivati a punte di masochismo inimmaginabili. Eppure avevamo la possibilità di ricominciare il nostro cammino.  In larga parte del Sud il Pd è un corpo estraneo. È ineludibile il tema del rapporto con la disoccupazione giovanile nel Sud. Guarderei come a una tragedia un'eventuale divisione del partito. Se la preoccupazione è garantire a tutti noi che non ci sia una dittatura della maggioranza sono d'accordo, se il problema è garantire il dissenso sono d'accordo ma se si immagina che la dialettica interna debba tradursi in una interdizione del segretario interno di esprimere una direzione non sono d'accordo. Il voto di fiducia deve essere un vincolo di lealtà per tutti. Ci sono le condizioni sulla base di una discussione vera per riprendere il cammino, consapevoli che questa è l'unica classe dirigente dell'Italia e a questo partito è legata l'unica possibilità di vita della povera gente».

De Luca sottolinea: «Abbiamo bisogno di innovare in maniera radicale e ci sono tutte le condizioni per farlo. Davvero non è possibile avere una linea unitaria ed una possibilità di convivenza? Allora capiamoci con chiarezza: guarderei come ad un tragedia alla divisione del partito». Cita, infine, Gramsci per rilanciare una dialettica politica vera. Non senza, prima, un'altra stoccata a Luigi Di Maio che definisce «reduce dalla sua battaglia contro la storia, la geografia e la grammatica si è riproposto come guida del governo dell'Italia, forte dei successi di Roma capitale, dove sono state introdotte grandi novità, dalle accettazioni di dimissioni con riserva alle polizze al milite ignoto».