Salvini: un mini-condono edilizio. «Saniamo migliaia di piccoli abusi». Stop sugli affitti brevi. Palazzo Chigi cauto

«Saniamo migliaia di piccoli abusi». Il no ai limiti sulle locazioni: «La proprietà privata è sacra»

Salvini: un mini-condono edilizio. «Saniamo migliaia di piccoli abusi». Stop sugli affitti brevi. Palazzo Chigi cauto
Sabato 23 Settembre 2023, 15:45 - Ultimo agg. 25 Settembre, 17:02
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Propone una sanatoria fiscale per «le centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che intasano gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia». E chiede uno stop alla legge contro il “far-west” degli affitti brevi firmata dalla ministra del Turismo di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè. 

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LA PROPOSTA
Matteo Salvini parla all’Assemblea di Confedilizia e rilancia un grande classico del dibattito che ogni anno precede la legge di bilancio. Un condono edilizio. Anche se “mini”, confinato alle migliaia di infrazioni «di piccola entità», spiega davanti agli imprenditori edili il vicepremier e ministro delle Infrastrutture leghista. 
Mancano pochi giorni alla pubblicazione della Nadef, la mappa del governo per le prossime scelte di bilancio.

Ma la corsa contro il tempo per trovare le risorse della manovra è già partita da settimane. Salvini ha un’idea. «Lo dico senza ipocrisia. Ci sono problemi di bilancio?», si chiede il leader del Carroccio. Prima di proporre una sanatoria per le irregolarità edilizie, «non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?». Eccola, la ricetta Salvini per riempire il salvadanaio della manovra. «Lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene, penso che sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo». Usa il condizionale, il vicepremier. Tanto basta però per scatenare le opposizioni, unite contro l’ipotesi di un mini-condono da inserire nella finanziaria, in aggiunta alla sanatoria per gli scontrini fiscali pronta ad atterrare al Consiglio dei ministri di domani. «Una proposta criminogena» attacca il leader dei Verdi Angelo Bonelli. Dal Pd rincara il capogruppo al Senato Francesco Boccia: «Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti concordano sulla linea “condonista”». 

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Dalla maggioranza in verità trapela cautela. Se in Forza Italia sono diverse le voci a favore di un intervento mirato sulle piccole infrazioni, più fredda la pattuglia parlamentare di Fratelli d’Italia. Da Palazzo Chigi confermano che, per il momento, l’ipotesi «non è sul tavolo». Sul tavolo invece non c’è più, ma doveva esserci, un’altra proposta della maggioranza, questa volta targata FdI. Ovvero la legge contro gli “affitti brevi” dei B&B che la ministra Santanché era pronta a portare in Cdm lunedì. La stretta sui “contratti di locazione per finalità turistiche” era a un passo dall’ufficialità. Al punto che un iniziale disegno di legge del ministero del Turismo venerdì, nel pre-Cdm, era stato trasformato in un decreto-legge per aprire una corsia preferenziale. E invece ora è stand-by: se ne riparla per ottobre. Complici le diverse posizioni in maggioranza, con Salvini che ieri ha duramente criticato la legge targata FdI. «È sbagliato aggredire la proprietà immobiliare. La proprietà privata è sacra, frutto del lavoro e di sacrifici. E questo si applica anche al tema degli affitti brevi», ha messo a verbale ieri il ministro fra gli applausi di Confedilizia. «Non è lo Stato che deve eticamente decidere cosa devi fare dei tuoi tre appartamenti, a medio, a breve o lungo termine». Parole poco gradite a Santanchè, la ministra indagata dalla procura di Milano per la gestione delle sue società, in questi giorni in missione in Cina. Domani in Cdm si cercherà una quadra. 


LA LEGGE
Questione di tempo, spiegano comunque dal partito della premier, e il governo interverrà contro gli affitti “mordi e fuggi”. Ma cosa prevede il decreto? Viene stabilito che gli affitti brevi non potranno avere durata inferiore a due notti consecutive. Il contratto potrà riguardare anche «prestazioni accessorie» come «la fornitura di biancheria e il servizio di pulizia dei locali». La responsabilità del pagamento dell’imposta di soggiorno verrà estesa anche ai soggetti esercenti attività di intermediazione immobiliare e di gestione di portali telematici qualora abbiano incassato il canone o il corrispettivo in relazione ai contratti di locazione per finalità turistiche. Per assicurare la tutela della concorrenza il ministero del Turismo assegnerà un codice identificativo nazionale - Cin - a ogni unità immobiliare destinata ad affitto breve turistico. Multe salate, dai 1000 ai 6000 euro, per chi non si adeguerà alle nuove regole.

 

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