Berlusconi e la legge elettorale
«Sistema tedesco e voto in autunno»

Berlusconi e la legge elettorale «Sistema tedesco e voto in autunno»
Domenica 21 Maggio 2017, 13:37 - Ultimo agg. 22 Maggio, 08:25
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«Patto sul sistema tedesco e si può votare in autunno». Lo afferma, in un' intervista al Messaggero, Silvio Berlusconi, che aggiunge: «Io spero e credo che si potrà tornare a ragionare in modo costruttivo col Pd». Berlusconi parla anche dei casi Consip e Banca Etruria: «Intercettazioni, trovo riprovevole la campagna contro Renzi e Boschi». Sul sistema misto maggioritario-proporzionale proposto dal Pd, Berlusconi osserva: «Non è un sistema misto, è un sistema confuso e pericoloso. Se venisse adottato, dalle elezioni potrebbero uscire una maggioranza casuale, che sarebbe comunque espressione di una minoranza dei cittadini, o anche due maggioranza diverse fra Camera e Senato. Mi sembra un tentativo di forzatura da parte del Pd, del tutto sorprendente anche rispetto alle indicazioni del Capo dello Stato per una legge elettorale condivisa». «Il problema - continua - non è Forza Italia: questa proposta, che non ha la maggioranza in Senato, così com'è spacca il Paese su un tema che invece dovrebbe unire, come le regole elettorali. Forza Italia ragiona come sempre nell' interesse complessivo, che in queste materie non può essere ricondotto a piccoli calcoli di convenienza immediata. Io spero e credo che si potrà tornare a ragionare con il Pd, anche perché i numeri parlamentari lo rendono necessario». «Quello che è certo - sottolinea - è che questa proposta non è una buona base di partenza. Il sistema tedesco, quello vero, che noi chiedevamo, è uno dei due grandi sistemi possibili, accanto al semipresidenzialismo alla francese. L' unico che funziona davvero in Europa nei paesi in cui non è prevista l' elezione diretta del Presidente». Berlusconi interviene anche sul prossimo G7 di Taormina. L' assenza della Russia, dice, «non solo poteva» essere evitata ma «doveva. La Russia non è un avversario, è un partner indispensabile che fa parte dell' Occidente».

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