Berlusconi vola a Bruxelles per il vertice del Ppe: sulla Lega garantisco io

Berlusconi vola a Bruxelles per il vertice del Ppe: sulla Lega garantisco io
di Marco Conti
Mercoledì 13 Dicembre 2017, 15:09 - Ultimo agg. 15:12
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Silvio Berlusconi vola a Bruxelles per la riunione del Ppe che precede il Consiglio europeo e si ritroverà ancora una volta vicino ad Angela Merkel. Proprio la Cancelliera che Matteo Salvini attacca un giorno sì e uno no. Conciliare europeismo con la voglia di un referendum in stile Brexit per uscire dall’Europa non sarà facile. Certamente più complicato da spiegare della secessione in salsa bossiana che nel 2001 il Cavaliere sterilizzò attraverso una riforma costituzionale che poi neppure sostenne al momento del referendum confermativo. Più complicato per la situazione che vive l’Unione e per la saldatura che la “strategia” leghista produce con i nazionalismi di molti altri paesi. 

Più complicato anche per il differente peso che ora ha Forza Italia rispetto alla Lega. Sondaggi alla mano il rapporto è più o meno paritario anche se Berlusconi è convinto di poter arrivare ben oltre il 20%. 

Capitolo a parte meritano i rapporti interi alla coalizione. La scelta dei candidati nei collegi non si annuncia facile, soprattutto al Nord Italia dove il Carroccio ha la goden share della coalizione. Il Cavaliere ha fatto sapere che ricandiderà solo la metà degli uscenti. Una non-notizia se si tiene conto che da iniziò legislatura FInha perso più di metà dei suoi eletti. Un’informazione importante se invece significa che non avranno posti in lista coloro che se ne erano andati e ora provano a tornare con il capo cosparso di cenere. 

La fila è lunga, e più i sondaggi accreditano una ripresa del centrodestra e più la fila si allunga. Tra sigle, siglette e partitini si arriva ad un centinaio di supporter interessati più ai collegi che alla quota proporzionale.

Anche stavolta, come già accaduto in precedenti occasioni, Berlusconi ha chiuso la porta ai “traditori” come a  coloro che hanno veri e propri record di legislature alle spalle. Ma il Cavaliere alla fine “ha il cuore tenero”, sostiene chi lo conosce bene e le riconferme non mancheranno.
 
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