Subito dopo l'attacco terroristico che ha seminato orrore e morte davanti a Westminster, facendo scattare l'allarme rosso in tutta Londra, la sede del Parlamento viene trasformata in un bunker nel timore di altri possibili attentati per mano di eventuali compici. Sospesa immediatamente la seduta in corso nell'aula dei Comuni, e fatta velocemente uscire la premier Theresa May, a tutti i deputati, che avevano sentito chiaramente gli spari provenienti dalla strada, viene ordinato di barricarsi all'interno dell'edificio. Da lì molti politici hanno twittato per tenere un legame con il mondo esterno. «Spari in Parliament Square - ha scritto Sheila Noakes del partito Conservatore - Le persone corrono come pazze».
«Immediata la risposta della polizia - twitta il collega di partito Grant Shapps - Si sente trambusto, ci si guarda intorno. Armi della polizia puntate, quattro colpi, la polizia ci ha ordinato di stare a terra e tornare indietro, tornare indietro». E un altro collega dei Tory, Michael Fabricant: «Stavo camminando velocemente per andare a votare quando una folla di parlamentari si è precipitata verso di me dicendo che erano stati sparati dei colpi urlandomi di tornare indietro».
«Attualmente - ha scritto Tim Farron, leader dei liberal-democratici - sono con un gruppo scioccato di parlamentari a New Scotland Yard dopo essere stati sfollati in seguito all'attacco. La polizia sta facendo un lavoro incredibile». Molti deputati hanno confermato di essere stati rinchiusi in alcune stanze del Parlamento. La leader dei Verdi, Caroline Lucas, ha scritto su Twitter: «Rinchiusa nella Camera dei Comuni con altri colleghi parlamentari. I pensieri vanno alle persone innocenti ferite oggi, grazie come sempre alla polizia e a tutti quelli che stanno lavorando così duramente».
«Bloccato nella Camera dei Comuni - ha twittato il laburista David Lammy - ma il mio cuore è con gli agenti di polizia, a chi è stato colpito dalla vettura sul ponte e alle loro famiglie».