Il quotidiano francese Le Monde riporta nella sua versione online una notizia dirompente. Vincent Bollorè è in stato di fermo per la corruzione di funzionari pubblici stranieri in una vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Il titolo crolla in Borsa a Parigi dell'8,9%.
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Bolloré è attualmente interrogato negli uffici della polizia giudiziaria a Nanterre, nel dipartimento degli Hauts-de-Seine, alle porte di Parigi. La vicenda riguarda le concessioni di ottenimento della gestione dei terminal di navi container. I giudici si chiedono se il gruppo Bolloré non abbia usato Havas, la sua filiale pubblicitaria, per ottenere nel 2010 la gestione dei porti di Conakry, in Guinea e Lomé, in Togo. L'ipotesi è che Havas abbia fornito consulenze e consigli per sostenere l'arrivo al potere di alcuni dirigenti africani in cambio delle concessioni sui porti. Già nel 2016, la sede del gruppo Bolloré Africa Logistics era stata oggetto di una perquisizione nell'ambito dell'inchiesta aperta nel luglio 2012.
🔴 FLASH - Vincent Bolloré a été placé en garde à vue à Nanterre dans une enquête concernant les conditions d'obtention de concessions en Afrique par le groupe Bolloré dont il est PDG >> https://t.co/XqcuOUJ9qB pic.twitter.com/ExDazEumvr
— Le Figaro (@Le_Figaro) 24 aprile 2018
Il gruppo smentisce. Il gruppo Bolloré «smentisce formalmente» di aver commesso «irregolarità» in Africa attraverso la sua filiale africana SDV Afrique: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal gruppo a Parigi.
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