Tradito da Facebook 19 anni dopo l'omicidio, 4 mesi prima della prescrizione

Tradito da Facebook 19 anni dopo l'omicidio, 4 mesi prima della prescrizione
di Paola Del Vecchio
Venerdì 21 Luglio 2017, 18:22 - Ultimo agg. 22 Luglio, 10:24
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Madrid. E’ stato tradito dal nuovo profilo aperto in Facebook, 19 anni dopo aver commesso un omicidio e a 4 mesi dalla prescrizione. E’ la storia di Rafael, dominicano, riacciuffato quando ormai pensava di averla fatta franca. Aveva 23 anni quando, nell’estate del 1997, uccise a coltellate la sua compagna sudamericana, Nidia. Il cadavere della trentenne fu ritrovato da un passante in un terrapieno in una zona isolata di Viladecans, in provincia di Barcellona, otto mesi dopo la denuncia della scomparsa da parte della famiglia. Secondo quanto ha ricostruito il quotidiano El Pais, era irriconoscibile, ridotto già quasi a uno scheletro, e l’identificazione della vittima fu possibile, solo dopo settimane, attraverso la dentatura.

Intanto Rafael, il giorno successivo all'omicidio era volato a New York, dove si è rifatto una vita utilizzando documenti falsi. Ha vivacchiato per anni, facendo ogni genere di lavori, dal cuoco al pulitore di vetri. Ed era convinto che il suo crimine fosse ormai dimenticato, al punto da aver cominciato a fare i documenti per recuperare la sua identità. Aveva richiesto un certificato di nascita e aperto un profilo su Facebook con il suo autentico nome. Una mossa falsa che gli è costata l'arresto. Perché, intanto, la magistratura del Tribunale di Gavá, che all’epoca aveva indagato sull’omicidio, in vista della prescrizione del reato aveva attivato a metà dell’anno scorso la direzione di polizia catalana, per avere notizie su eventuali sviluppi dell’inchiesta. Gli investigatori hanno così ripreso in mano il fascicolo e avviato una prima ricerca del principale sospetto dell’omicidio sui social network.

Ed è stato proprio il profilo in FB a tradire Rafael, che risultava vivere ancora nella Grande Mela. Con l’aiuto dell’FBI non è stato difficile avere una foto recente dell’assassino, confermare la sua identità, e arrivare all’appartamento 53 del 138 West di 129 Street di New York, dove abitava. Il dominicano stato arrestato dalla  polizia di immigrazione New York lo scorso 8 giugno al numero 555 di Madison Square. E, dopo il processo di estradizione, è atterrato ieri all’aeroporto barcellonese di El Prat, ammanettato, e da là trasferito in carcere. Ora lo aspetta il processo e la prevedibile condanna, per l’assassinio compiuto quasi 20 anni fa, che a ottobre sarebbe andato in prescrizione.
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