La premier britannica Theresa May aveva invitato Trump per una visita di stato quando - a gennaio, prima tra tutti i leader mondiali - era stata in visita dal nuovo presidente alla Casa Bianca.
Di fronte a possibili proteste di massa e davanti al rifiuto opposto da una parte dei parlamentari all'ipotesi di un intervento di Trump in Parlamento, non era stata però stabilita alcuna data per la visita di Stato. Al suo posto, si era organizzata una breve, meno formale «visita di lavoro», ricorda ancora il 'Guardian', fissata per il prossimo mese e durante la quale il presidente avrebbe tagliato il nastro per l'inaugurazione della nuova sede diplomatica a Nine Elms e avrebbe avuto colloqui con Theresa May. Era stata valutata anche la possibilità di un incontro con la regina, senza la formalità di un vero e proprio ricevimento ufficiale, di fronte al rischio di forti proteste. Tuttavia anche i piani per questa visita meno impegnativa e formale sembrano a questo punto congelati. Fonti governative citate dal quotidiano britannico suggeriscono che l'inaugurazione della nuova ambasciata potrebbe essere affidata al segretario di stato Rex Tillerson.