Trump: «Limiti a viaggi Usa dalla Ue. Accordo con la Russia sul nucleare»

Trump: «Limiti a viaggi Usa dalla Ue. Accordo con la Russia sul nucleare»
di Flavio Pompetti
Lunedì 16 Gennaio 2017, 00:02 - Ultimo agg. 17 Gennaio, 07:53
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NEW YORK Come un elefante in una cristalleria. Anzi, in più di una cristalleria. Non poteva essere più dirompente la prima intervista ad un giornale inglese, il Sunday Times, di Donald Trump, il presidente eletto degli Usa che si insedierà il prossimo 20 gennaio alla Casa Bianca.
Primo segnale di rottura: i confini Usa saranno più chiusi. Con limitazioni ai viaggi in America anche per gli europei e controlli severissimi per chi arriva da aree interessate dal terrorismo.

Secondo messaggio all'Unione Europea (definita una «emanazione della Germania»): la Brexit è un'ottima cosa e ci saranno altre nazioni che lasceranno l'Unione. Trump prevede di fare un accordo diretto con la Gran Bretagna.
Terzo pilastro della nuova politica estera Usa: la Russia. «Bisogna cominciare a fidarsi di Putin», è il punto fermo di Trump che sottolinea come sia necessario un accordo con Mosca per ridurre gli arsenali nucleari. In questo quadro la Nato, ovvero l'alleanza militare fra America e Europa, è sprezzantemente definita come «obsoleta». Trump ha ribadito che molti paesi coinvolti nella Nato non «pagano quello che dovrebbero».
La quarta linea di frattura riguarda i migranti ma finisce per cogliere rivolgesi anche contro la Germania e la Vecchia Europa: «La cancelliera tedesca Angela Merkel per Trump ha fatto un «errore catastrofico» nella politica che ha portato un milione di rifugiati in Germania.

GIORNATA VIVACE
La giornata di ieri per Trump è stata molto vivace» anche sul fronte interno. Su twitter il futuro presidente Usa è tornato sulla vicenda della fuga di notizie sul «dossier» in mano agli 007 che parlerebbe di informazioni compromettenti sul suo conto. «I vertici dell'intelligence Usa «hanno compiuto un errore, e quando si sbaglia si dovrebbe chiedere scusa. Anche i media dovrebbero chiedere scusa», ha twittato Trump facendo riferimento alle parole di Bob Woodward (giornalista investigativo che con Carl Bernstein fu autore dello scoop che portò allo scandalo del Watergate). Il tycoon lo ha ringraziato per aver definito il dossier-scandalo «un documento spazzatura che non avrebbe mai dovuto essere presentato». Il tweet prosegue ricordando come per Woodward «Trump ha ragione ad essere arrabbiato. Questi capi dell'intelligence hanno fatto un errore, e quando la gente sbaglia dovrebbe scusarsi». Poi l'aggiunta del presidente: «Anche i media dovrebbero scusarsi».
Intanto il settimanale britannico Sunday Times ha pubblicato ieri le indiscrezioni raccolte presso due funzionari governativi a Londra, secondo i quali i russi stavano negoziando un incontro tra il loro presidente Vladimir Putin e Donald Trump.

Il contatto non avrebbe potuto aver luogo nella capitale inglese, la città che ha espresso negli ultimi mesi attraverso il suo sindaco Sadiq Khan una forte avversione nei confronti del vincitore delle elezioni americane.
Per questo motivo il faccia a faccia tra i presidenti sarebbe avvenuto in un luogo il più possibile neutrale e lontano dall'attenzione internazionale: la città di Reykjavik in Islanda.

Fu a Reykjavik che nel 1986 avvenne lo storico incontro tra Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev, preludio alla fine delle guerra fredda e alla caduta del muro di Berlino.
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