Palestinesi e Turchia condannano sanatoria insediamenti israeliani: «Furto di terreno»

Palestinesi e Turchia condannano sanatoria insediamenti israeliani: «Furto di terreno»
Martedì 7 Febbraio 2017, 11:11 - Ultimo agg. 21:29
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La legge israeliana sulla 'regolarizzazione' degli insediamenti e delle case costruiti su terreni privati palestinesi ha superato «una grossa linea rossa» verso «l'annessione dei Territori Occupati». Lo ha detto l'inviato dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente Nicolay Mladenov. Per Mladenov la legge stabilisce un «precedente molto pericoloso. È la prima volta che la Knesset legifera su terre occupate palestinesi e in particolare in tema di proprietà».

La presidenza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha definito «inaccettabile» la legge. Nabil Abu Rudeina, portavoce di Abu Mazen, ha detto che «è contraria alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu 2334». Abu Rudeina ha fatto appello alla comunità internazionale ad intervenire prima che le cose raggiungano un livello «difficile da controllare»

Anche il segretario generale dell'Olp Saeb Erekat ha condannato la legge: «In furto di terra», l'ha definita citato dai media di Ramallah. «Israele respinge la pace - ha aggiunto - e uccide l'opzione della Soluzione a due Stati. È tempo che il mondo metta fine al suo rapportarsi con Israele come stato al di sopra della legge». Hanan Ashrawi del Comitato esecutivo dell'organizzazione ha denunciato la legge. «In una sfida seria - ha detto - il governo israeliano di destra ed estremista ha approvato un provvedimento che sbianchetta e regolarizza gli insediamenti ebraici in Cisgiordania e a Gerusalemme est».

Una «forte condanna» è arrivata anche dalla Turchia per l'approvazione «inaccettabile» da parte delle autorità israeliane di un progetto per nuovi insediamenti in Cisgiordania.
Si tratta della quarta condanna turca in meno di due settimane per la decisione israeliana e arriva nel giorno in cui il ministro turco del Turismo, Nabi Avci, arriverà a Tel Aviv per la prima visita ministeriale da sette anni. «Condanniamo con forza - si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara - l'adozione da parte del parlamento israeliano di una legge che approva vari insediamenti per un totale di 4.000 unità abitative costruite sulla proprietà privata dei palestinesi». Per il ministero, è «inaccettabile» che Israele svolga «attività illegali di insediamento nei territori palestinesi occupati, che distruggono le basi di una soluzione a due stati» e che agisca nonostante una risoluzione Onu di dicembre 2016 dichiari illegali queste attività.
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