Nella sua prima intervista da quando il suo incubo è finito, Ottosen ha raccontato alla tv statale danese DR la sua vita con Jihadi John. «Vuoi ballare?», gli chiese un giorno Mohamed Emwazi costringendolo a ballare il tango insieme con lui. «Mi ha fatto girare per tutta la prigione e all'improvviso mi ha buttato a terra e ha cominciato a prendermi a calci e pugni».
Nei suoi 400 giorni di prigionia, il fotografo ha raccontato di essere stato più volte picchiato e appeso al soffitto con delle catene. La decisione di pagare il riscatto ha suscitato molte polemiche, ma la famiglia ha sempre risposto di non essersi pentita.