Arta Kacabuni è zia di Kobuzi. Mercoledì scorso l'ex consigliere comunale Tenucci, riporta il quotidiano, sarebbe stato avvicinato dalla donna, che indossava il burqa, a una fermata dell'autobus a Scansano e lo avrebbe minacciato con frasi tipo «Presto tutti noi musulmani ci leveremo in armi. La terza guerra mondiale sta arrivando. E siete voi cristiani che la volete».
I carabinieri di Grosseto hanno voluto verbalizzare la testimonianza dell'ex consigliere comunale perché, secondo quanto si riporta, le frasi potrebbero profilarsi come minacce di stampo terroristico.
Tenucci è noto in zona per la sua attività politica a livello locale e in passato è stato candidato sindaco per una lista civica ma non vinse. Arta Kacabuni, che sta scontando la condanna ai domiciliari nella sua casa a Scansano da dove può uscire due volte la settimana, lo avrebbe incontrato mentre stava andando in ospedale a Grosseto per una visita. La casa di Arta Kacabuni è la stessa dove in passato hanno soggiornato Maria Giulia Sergio e il marito Aldo Kobuzi prima di fuggire dall'Italia per arruolarsi nell'Isis. Ora la procura ha avvertito il tribunale di sorveglianza dell'episodio. «Impaurito? Assolutamente no - ha detto Francesco Tenucci -. Mi sono sembrate farneticazioni di una persona poco padrona di se stessa accecata da un fanatismo che supera qualunque considerazione di civile convivenza».