Mille profughi alla deriva sui barconi, Salvini: «Libia faccia il suo lavoro»

Mille profughi alla deriva sui barconi, Salvini: «Libia faccia il suo lavoro»
Domenica 24 Giugno 2018, 14:34 - Ultimo agg. 16:00
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Sono circa mille i migranti su sei diverse imbarcazioni nei cui confronti sono in atto delle operazioni di soccorso al largo della Libia. Lo rende noto la Ong spagnola Proactiva Open Arms, la cui nave si trova in zona. «1000 persone alla deriva. Ricominciano i salvataggi», scrive su Twitter la Ong.

«Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni - ha commentato Salvini - Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani». 

Il coordinamento dei soccorsi in favore di sei barconi è stato formalmente assunto dalla Guardia costiera libica. È quanto si apprende da fonti della Guardia costiera italiana, che per prima ha raccolto le segnalazioni di emergenza. Come previsto dalle convenzioni internazionali, viene precisato, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo (Imrcc) della Guardia costiera di Roma, una volta ricevuta la segnalazione, ha allertato tutte le navi in transito in quella zona, con un messaggio circolare, di carattere tecnico operativo, e contemporaneamente ha avvisato la guardia costiera libica della situazione di emergenza in corso nella zona Sar libica, informandola dell'avviso inoltrato a tutte le navi. La Guardia costiera libica ha quindi risposto positivamente, assumendo così il coordinamento dei soccorsi.

IL RACCONTO
«Alle 12.40 abbiamo risposto alle 7 chiamate della Guardia costiera di Roma rivolte a tutte le navi per il salvataggio in acque internazionali di 1.000 persone alla deriva. Risposta: 'Non abbiamo bisogno del vostro aiutò». È quanto scrive su Twitter la Ong spagnola Proativa Open Arma, la cui nave si trova a 65 miglia da dove è segnalata l'emergenza.

Poco fa, sempre via Twitter, la Ong ha scritto ancora: «circa 1.000 persone alla deriva. MRCC (la Guardia costiera - ndr) Roma lancia un avviso a tutte le imbarcazioni della zona e quando chiediamo istruzioni, ci rispondono: "Non siete necessarI". Se non vogliono barche che vadano in soccorso, cosa vogliono?».

Fonti della Guardia costiera, pur senza replicare alle affermazioni della Ong, sottolineano che a tutte le navi in transito è stata data la stessa indicazione e cioè, come previsto dalle convenzioni internazionali, di rivolgersi alla Guardia costiera libica poiché le imbarcazioni in difficoltà si trovano in acque di ricerca e soccorso della Libia. Le autorità di Tripoli, poi, hanno effettivamente assunto il coordinamento.

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