Venti donne uccise e fatte a pezzi, la coppia confessa con orgoglio: «Siamo stati noi, nessun pentimento»

Donne uccise e fatte a pezzi, la coppia confessa con orgoglio: «Siamo stati noi, nessun pentimento»
Donne uccise e fatte a pezzi, la coppia confessa con orgoglio: «Siamo stati noi, nessun pentimento»
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 14:51 - Ultimo agg. 16:31
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Un orrore apparentemente senza fine, quello provocato da una coppia di coniugi che, accusati di aver ucciso e fatto a pezzi almeno dieci donne, alla fine hanno confessato ben venti omicidi. Non c'è solo la città di Ecatepec, ma tutto il Messico, sotto choc per l'efferatezza degli omicidi e per l'orgoglio con cui sono stati rivendicati dagli autori.

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Juan Carlos N. e sua moglie Patricia, come era stato raccontato nello scorso weekend da Leggo, erano stati fermati dalla polizia mentre, con un passeggino, trasportavano i resti di una donna, uccisa e fatta a pezzi, per seppellirli senza dare troppo nell'occhio. Dopo il fermo, nella casa della coppia la polizia ha rinvenuto i resti di altre donne, conservati in alcuni secchi pieni d'acqua e in buste di plastica riposte in un frigorifero.

Dopo l'arresto, nella giornata di venerdì scorso, la coppia ha immediatamente confessato di essere responsabile degli omicidi che, finora, erano attribuiti ad un killer ignoto ma già ribattezzato 'Diavolo di Ecatepec'. Durante la confessione, i due non hanno mostrato alcun segno di pentimento, ma anzi, hanno rivendicato con fierezza le loro azioni. «Hanno raccontato tutto ciò che hanno fatto, con naturalezza, come se niente fosse» - ha spiegato uno dei pm incaricati del caso, riportato dalla CNN - «Quello che colpisce è che sapevano tutto delle loro vittime e ci hanno aiutato a identificarle, spiegando anche i vestiti che indossavano al momento di essere uccise. Non solo non sembrano pentiti, ma sono anche orgogliosi di essere diventati famosi grazie alle loro foto segnaletiche».

Le accuse nei confronti della coppia, però, non si fermano qui: come riporta 20minutos.es, gli inquirenti hanno fatto sapere di aver ritrovato, viva e in salute, una bimba, figlia di una delle vittime, che i due coniugi avevano rapito e venduto.

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