La vita napoletana di Miss America: «Adoro la pasta e la pizza. Voglio girare presto nei vicoli»

La vita napoletana di Miss America: «Adoro la pasta e la pizza. Voglio girare presto nei vicoli»
di Cristina Cennamo
Venerdì 19 Maggio 2017, 09:19 - Ultimo agg. 20 Maggio, 10:45
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«Cucino la pasta come una napoletana. Adoro la pizza. Mi piacerebbe saperla fare. Proverò a imparare quando sarò a Napoli. Voglio girare nei vicoli, guardare come impastano, come la mettono nel forno». Parole di Miss America made in Napoli. Sì, proprio lei, la regina di bellezza e scienziata Kara Mccullogh, nata a Napoli 25 anni fa da genitori militari Usa. «Fu mamma a scegliere di partorirmi a Napoli», puntualizza Kara dalla sua base a New York. Il suo nome è tra i più ricercati all'ombra del Vesuvio quando da Oltreoceano è rimbalzata la notizia della sua elezione a Miss America, dove aveva partecipato come rappresentante del Distretto della Columbia, lei, giovane chimica laureata alla South Carolina State University. È la sua città natale che ora vuole sapere di più.
 
 

Che effetto le fa sapere che anche Napoli è entusiata e festeggia la sua elezione a Miss Usa?
«Non me l'aspettavo questo affetto. I miei genitori mi hanno sempre raccontato solo cose belle dell'Italia e degli italiani, ma in fondo io a Napoli non ci sono mai stata davvero e quindi non pensavo che qualcuno lì si potesse davvero interessare a me».

E invece i napoletani sì.
«Sono stata davvero molto contenta di vedere l'articolo che il Mattino mi ha dedicato. Chi se l'aspettava. Me lo sono fatto mandare fin qui perché tra i tanti che ho letto è stato senza dubbio uno di quelli che mi ha maggiormente incuriosito. E poi devo dire che ho ricevuto tanti commenti sui miei profili social da follower napoletani. Un'ondata di affetto che non poteva che farmi piacere».

Torniamo al suo legame con la città.
«Sono orgogliosa. Napoli è un mito negli Usa. In realtà, è stato solamente un caso la mia nascita a Napoli. Mia mamma, che a quei tempi lavorava nella U.S. Navy, ha voluto partorire in un ospedale pubblico napoletano. Una scelta assolutamente personale visto che, in realtà, noi vivevamo in Sicilia e precisamente nella base di Sigonella. Mamma al momento del parto optò per una struttura senz'altro più scomoda in quanto molto distante ma nella quale nutriva maggiore fiducia».

Di che ospedale si trattava?
«Preferisco evitare di fare nomi perché, adesso che ho vinto il titolo, si potrebbe pensare che sto facendo pubblicità a qualcuno e non mi sembra il caso. Posso dire però che si trattava di un ospedale pubblico e che si trovava nel centro di Napoli».

Insomma, napoletana per fiducia. Ed è mai tornata?
«La mia famiglia rimase in Italia per altri cinque anni, e so che di tanto in tanto è capitato di passare per Napoli soprattutto all'inizio, ovviamente, per le visite di controllo. Ma non lo metto nel conto. Un mio cugino che pure lavora nella marina, è stato mandato in Sicilia e qualche anno fa ho colto l'occasione e sono andata a trovarlo. Mi sarebbe piaciuto vedere anche Napoli».

Verrà prima o poi?
«Certo, è un sogno che ho da tempo e soprattutto ora che ho percepito tanto calore e tanto affetto sarei davvero contenta di poter fare una vacanza a Napoli. Ho in animo di prendermi un periodo di riposo dalle tre settimane ai due mesi: il minimo per visitare un Paese. Mi piacerebbe girare per i vicoli storici della città, visitare le chiese e i monumenti. Amo molto tutto ciò che ha a che fare con la pittura, gli affreschi e le tradizioni ed ho visto dei siti molto belli in cui mi piacerebbe andare».

Ma quando la gente legge sul suo documento che è nata a Napoli, cosa le dice?
«Ovviamente è un dato che balza subito all'occhio, e che io stessa dico se capita. Le persone mi chiedono come mai io sia nata a Napoli e racconto più o meno la stessa storia. Per noi americani Napoli fa rima con mare, sole, allegria e tante altre cose belle. Dice che ci sono anche notizie poco gradevoli? Sarà, ma noi non ci facciamo caso e del resto chi nutre pregiudizi su posti o persone senza averne una diretta esperienza non è mai da prendere in considerazione».

Pare che lei sia una cuoca provetta...
«Non proprio provetta, ma mi piace. Questo si. Amo molto la cucina italiana. In particolare mi piace la pizza, quella con il prosciutto e i funghi che so che non è l'originale ma da noi si usa molto. Non ho mai imparato a farla da sola, ma mi piacerebbe. Invece me la cavo bene con la pasta, che cucino spesso con una salsa a base di besciamella, funghi, prosciutto e pomodori con una spruzzata di formaggio: a me piace moltissimo. Qualche tempo fa ho mangiato pasta quasi tutti i giorni per due mesi. Fa ingrassare? Mah, a me non sembra».
 
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