Rapita in culla, difende la mamma «adottiva»: «Non è una criminale, è mia madre»

Kamiyah Mobley e i genitori
Kamiyah Mobley e i genitori
di Silvia Natella
Domenica 15 Gennaio 2017, 13:27 - Ultimo agg. 13:48
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Difende a spada tratta la madre adottiva Kamiyah Mobley, la ragazza rapita 18 anni fa dalla culla dell'ospedale in cui era nata e ritrovata grazie al test del Dna. Kamiyah, che ha preso il nome di Alexis Manigo, ha incontrato i genitori biologici, ma desidera vivere con la donna arrestata per il suo rapimento, la stessa che l'ha cresciuta.


Nel 1998 la piccola fu rubata dalle braccia di sua madre Shanara Mobley all’University Medical Center di Jacksonville da una donna travestita da infermiera. La donna di 51 anni che ha sempre creduto essere sua madre, Gloria Williams, è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona. L’adolescente l'ha difesa su Facebook: “Mia madre mi ha cresciuta dandomi tutto il necessario e soprattutto tutto ciò che volevo. Mia madre non è una criminale”. Il mistero di Kamiyah Mobley fu uno dei casi più seguiti a livello nazionale.


La Williams aveva subito un aborto spontaneo circa una settimana prima di guidare dalla South Carolina alla Florida e rapire la piccola Kamiyah. Si era travestita da infermiera allontanando la bambina con la scusa che avesse la febbre. Nessuno era stato in grado di fermarla. La mamma ha intentato causa all'ospedale ed è stata risarcita con un milione e mezzo di dollari.
Dopo alcune resistenze la ragazza ha deciso di incontrare i suoi genitori biologici, come riporta il Daily Mail. La Williams sarà estradata dalla Carolina del Sud in Florida.
 
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