Non accenna a placarsi il ciclone hard che si è abbattuto su George H. W. Bush. Addosso al quarantunesimo Presidente degli Stati Uniti sono piovute infatti le accuse di molestie sessuali di una quinta donna (rimasta anonima) che ha rivelato di essere stata palpeggiata dall’allora inquilino della Casa Bianca nel 1992.
Il fatto sarebbe accaduto in occasione della posa per una foto nell’ambito di una raccolta fondi organizzata per sostenere la rielezione dell’ex Capo di Stato americano e, al momento, è il primo episodio “a luci rosse” riferito a Bush Senior risalente al periodo del suo incarico alla White House.
Le quattro donne che nei giorni scorsi avevano puntato il dito contro il novantatreenne politico repubblicano, raccontando le presunte molestie subite, avevano infatti contestualizzato le vicende narrate in periodi temporali molto più recenti.
L’ultima accusatrice di Bush, l’attrice Jordana Grolnick, ad esempio, aveva affermato di essere stata toccata indebitamente dall’ex Presidente durante il “solito” scatto di gruppo nell’agosto del 2016.
«Ci siamo messi tutti intorno a lui e alla moglie Barbara per una foto. Io ero accanto a lui, che ha affondato la mano destra sul mio fondoschiena. Mentre sentivo la sua mano sulla mia carne ha detto: "Vuoi sapere chi è il mio mago preferito? David Cop-a-Feel"» – “Cop-a-feel” in italiano significa “palpeggiare qualcuno senza il suo consenso” -.
Alle accuse della Grolnick aveva immediatamente risposto Jim McGrath, portavoce dell’ex Presidente, che, dopo essersi scusato con la donna, aveva spiegato in questo modo l’atteggiamento fin troppo disinibito di Bush Senior. «A 93 anni, il presidente Bush è confinato su una sedia a rotelle da circa un lustro, così il suo braccio cade sulla parte più bassa della vita delle persone che posano con lui nelle foto. Per cercare di metterle a loro agio, il presidente regolarmente racconta la stessa barzelletta e, occasionalmente, ha dato delle pacche sul sedere alle donne. Un comportamento che intendeva essere bonario. Alcune lo hanno visto come un gesto innocente, altre chiaramente come inappropriato. Il presidente Bush si scusa sinceramente con chiunque abbia offeso».