Due anni per dirsi addio: il rapporto con l'Ue la grande incognita

Due anni per dirsi addio: il rapporto con l'Ue la grande incognita
di Francesco Pacifico
Sabato 25 Giugno 2016, 10:20
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Due anni per dirsi addio. Due anni per la Gran Bretagna e la Ue per mettere in pratica la Brexit. E sono tre i dossier aperti: un nuovo status istituzionale per Londra, ammortizzare i danni per il trasferimento della maggiore economia finanziaria fuori dalle direttrici europee; gestire tutto il capitale umano che ha fatto di Londra la città più vivibile al mondo. Ecco che cosa ci aspetta.

L'unica certezza dal punto di vista politicoistituzionale è che entro tre mesi David Cameron lascerà Downing Street. Cederà il passo a un «nuovo capitano che sappia guidare il nostro Paese verso la sua prossima destinazione». E che soprattutto, a sua differenza, nel campo conservatore si sia schierato per la Brexit. Dovrebbe essere l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson. Per il resto sono incerti sia i tempi sia le procedure per uscire dall'Unione europea: non ci sono precedenti al riguardo né l'articolo 50 del Trattato di Lisbona (quello relativo al recesso) chiarisce il da farsi. Dice soltanto che il Paese che vuole uscire dal club europeo deve notificare «tale intenzione al Consiglio europeo» e che l'Unione deve concludere entro due anni «un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l'Unione». L'intesa verrà poi sottoposta all'approvazione del Parlamento europeo e di quello inglese.