DUE ATTACCHI IN POCHE ORE
Moussa e gli altri terroristi a Barcellona
«Lasceremo vivi solo i musulmani»

DUE ATTACCHI IN POCHE ORE Moussa e gli altri terroristi a Barcellona «Lasceremo vivi solo i musulmani»
di Paola del Vecchio
Venerdì 18 Agosto 2017, 16:27 - Ultimo agg. 19 Agosto, 09:38
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«Lavoriamo sull’ipotesi che gli attentati di Barcellona e si stavano preparando ad Alcanar da tempo. Poi l’esplosione ha accelerato i piani, perché non avevano più materiale esplosivo. Ed hanno agito un po’ alla disperata, lanciando il furgone sulla Rambla e decisi a uccidere passanti al porto turistico di Cambril». Nel fare il punto sull’inchiesta in continua evoluzione per gli attentati di Barcellona, il maggiore dei Mossos d’Esquadra, Josep Lluis Trapero, ha chiarito oggi che ha seminato morte e terrore in Catalogna non era nessun cane sciolto.

Ma una cellula ben organizzata. Tutte pulite, senza precedenti penali collegati al terrorismo jihadista, ma radicalizzati e che da tempo preparavano l’attacco al cuore di Barcellona. Quattro finora gli arrestati, cinque i terroristi abbattuti, l’autista del van che ha invaso la Rambla ancora latitante e non identificato, ai quali vanno aggiunti altri quattro latitanti per i quali il magistrato Hereu che coordina l’inchiesta ha spiccato mandati di cattura internazionale; e anche le persone identificate dai documenti ritrovati a bordo di tre veicoli finora sequestrati. Il maggiore non ha confermato che alla guida del furgone Fiat bianco della strage ci fosse Moussa Oukabir, il fratello minore, da poco diciottenne, di Driss, che si è consegnato ieri a Ripoll, addossando la responsabilità del furto dei suoi documenti trovati sul furgone della strage al fratello Moussa. Il giovane, con precedenti per aggressione sessuale, era stato in Italia nell’estate del 2014, ospite di una italiana conosciuta in Spagna. La donna, che vive in provincia di Viterbo, è stata sentita in queste ore dalla polizia.

Non è ancora certo che fosse il fratello minore di Driss al volante del furgone che ha falciato 13 passanti sulla Rambla de las Flores. Allo stato dell’inchiesta, potrebbe essere anche fra i 5 terroristi abbattuti nella notte a Cambris, da un agente di una pattuglia dei Mossos d’Esquadra  nella rotanda del porto nautico della località costiera. Di questi, solo due sono stati finora identificati e il comandante della polizia catalana non ha escluso fra gli altri tre in corso di identificazione possa esserci l’autista del furgone della strage. Ma non ha confermato che Moussa Oukabir sia l’autore materiale della strage, seppure fosse noto per la sua radicalizzazione esibita negli ultimi anni anche sui social network. Due anni fa, quando ancora non aveva 16 anni, alla domanda su Twitter: cosa faresti nel tuo primo giorno come re/regina del mondo? Aveva risposto: «Uccidere i fedeli e lasciare vivi solo i musulmani che seguono la religione». E assicurava che il Vaticano era il luogo dove non avrebbe mai voluto vivere.
 




Tuttavia non era considerato fra gli obiettivi sotto osservazione dell’antiterrorismo, che in Catalogna ha effettuato oltre 30 operazioni contro commando jihadisti negli ultimi 5 anni, con arresti di 62 potenziali  soldati della jihad. 

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