L'Arabia Saudita riapre i cinema dopo 35 anni

L'Arabia Saudita riapre i cinema dopo 35 anni
di Marta Ferraro
Lunedì 11 Dicembre 2017, 13:00 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 11:32
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Passa anche per la riapertura dei cinema il processo di cambiamento dell'Arabia Saudita orchestrato da Mohammed bin Salman. Dopo aver fatto cadere il divieto di guida per le donne, l'erede al trono del Paese arabo ha infatti ordinato la riapertura a partire dal 2018 delle sale dopo 35 anni di divieto voluto dai leader religiosi. A darne l'annuncio il ministero della Cultura e dell'Informazione, Awwad bin Saleh Alawwad, che ha definito l'iniziativa «centrale» per il programma governativo che mira a «rendere la cultura dei sauditi più ricca ed aperta».

«Speriamo che i primi cinema possano essere aperti nel marzo del 2018», ha dichiarato il ministro, secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters. L'introduzione di questa forma di intrattenimento è tra gli obiettivi dell'ambizioso piano di riforme e differenziazione economica, Vision 2030, lanciato a aprile dal príncipe ereditario saudita bin Salman, figlio trentunenne secondogenito del sovrano. 

A gennaio, la più alta carica religiosa del paese, il Mufti dell'Arabia Saudita, ha protestato contro la possibile apertura dei cinema e la realizzazione di spettacoli in questo paese ultraconservatore. Nella sua valutazione questo tipo di iniziative saranno fonte di depravazione. Secondo il Gran Mufti d'Arabia, i cinema «potranno offrire la fruizione di film libertini, osceni, immorali e atei, perchè offriranno anche film importati per cambiare la nostra cultura».

Anche se i cinema ufficiali sono ancora inesistenti, in Arabia Saudita, il lungometraggio "Il sogno di Wadjda", diretto dalla saudita Haifaa Al-Mansur, è stato presentato al festival del cinema di Venezia e di Abu Dhabi, ed è stato il primo a essere girato interamente nel paese.  

Di formazione internazionale, filo-statunitense, bin Salman ha preso in mano l'economia dell'Arabia Saudita con l'obiettivo di trasformarla radicalmente entro il 2030. In particolare Vision 2030, lanciato nell'aprile del 2016, mira a privatizzare diverse strutture dell'Arabia Saudita - tra queste il colosso petrolifero Saudi Aramco, che dovrebbe andare in Borsa il prossimo anno diventando l'Ipo più grande di sempre - e, soprattutto, a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio.

 
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