Aereo spia russo abbattuto dai siriani, 15 morti. Mosca e il presidente Assad accusano Israele

Aereo spia russo abbattuto dalla Siria, 15 morti. Ira di Mosca: «Colpa di Israele»
Aereo spia russo abbattuto dalla Siria, 15 morti. Ira di Mosca: «Colpa di Israele»
Martedì 18 Settembre 2018, 07:56 - Ultimo agg. 20 Settembre, 01:17
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Quindici morti in un aereo-spia russo abbattuto dalla Siria, un incidente bellico fra Russia e Israele che porta al limite la tensione in Medio Oriente, tanto che l'ambasciatore di Tel Aviv a Mosca è stato convocato al ministero degli Esteri. E riecheggia già la possibile vendetta: «Rappresaglia» anche se il successivo intervento di Putin sembra portare verso una soluzione diplomatica che avrà comunque un prezzo alto visto il numero delle vittime e il valore strategico del quadrimotore tirato giù dalla contraerea siriana.

L'abbattimento dell'aereo russo in Siria «appare essere molto probabilmente il risultato di una catena di tragiche circostanze perché un aereo israeliano non ha sparato contro il nostro aereo». Così Vladimir Putin in una dichiarazione con cui Mosca sembra smussare i toni dopo che i militari russi avevano puntato il dito contro Israele. Rispondendo alle domande di giornalisti al Cremlino, il presidente russo ha voluto sottolineare che quello di oggi è stato un incidente differente da quello di tre anni fa quando un caccia turco sparò «di proposito» per abbattere un aereo russo sul confine siriano. «Per quanto riguarda le azioni che adotteremo in risposta, saranno dirette in primo luogo e soprattutto a garantire una maggiore sicurezza al nostro personale militare», ha aggiunto Putin.

Allo stesso Putin si è rivolto, a 24 ore dalla tragedia,  Il presidente siriano Bachar al-Assad che ha attribuito a Israele la responsabilità dell'abbattimento sui cieli di Siria in una lettera di condoglianze inviata al presidente russo. Lo riporta l'agenzia siriana Sana, postando sul suo sito il testo del messaggio. «L'esecrabile incidente - afferma Assad nel messaggio - è stato il risultato della solita confusione israeliana che usa sempre i mezzi più sporchi per ottenere i suoi bassi scopi e portare avanti la sua aggressione nella nostra regione». «A nome mio e del popolo siriano - afferma Assad nel messaggio di condoglianze inviato a Putin - esprimiamo le nostre profonde condoglianze per la caduta dell'aereo russo nel Mediterraneo che ha causato il martirio di eroi russi che stavano svolgendo il loro nobile compito con i loro colleghi delle forze armate russe nella lotta contro il terrorismo in Siria». 


 


L'aereo Il-20 dell'aeronautica russa è stato sì abbattuto da un missile siriano, ma la responsabilità potrebbe ricadere sugli israeliani. Lo ha confermato il ministero della Difesa russo. Che ha precisato che gli F-16 israeliani si sono fatti scudo con il velivolo russo ed è per questo che è stato centrato dai missili di Damasco. Una condotta che Mosca ha definito «ostile». «Le azioni militari di Israele hanno portato alla morte di 15 soldati russi», ha sottolineato il ministero. Lo riporta la Tass. La tattica dei caccia di "schermarsi" dai radar nascondendosi dietro altri velivoli è nota e riporta ad esempio alle ipotesi sulla strage di Ustica.




In quest'ultimo caso, sempre che sia confermato lo scenario ipotizzato finora, c'è imoltre la variabile rappresentata dal tipo di aereo abbuttuto: l'Ilyushin Il-20 è un potente quadrimotore turboelica attrezzato per la guerra elettronica e per le ricognizioni, oltre che per coordinare dal cielo le attività degli aerei di Mosca in una vastissima zona. L'eliminazione di un mezzo di questo genere "acceca" di fatto, in gran parte, gli strateghi russi.  

Quattro caccia F-16 israeliani hanno attaccato obiettivi nell'area di Latakia dopo essersi avvicinati dal Mediterraneo volando a bassa quota, ha detto il ministero. «I piloti israeliani hanno usato l'aereo russo come copertura così da essere preso di mira dalle forze di difesa aerea siriane. Di conseguenza, l'Il-20, che ha un'impronta radar molto più grande dell'F-16, è stato abbattuto da un missile di difesa S-200».

Il ministero russo ha rimarcato che gli israeliani dovevano sapere che l'aereo russo era presente nell'area, il che non ha impedito la «provocazione». Israele non ha poi avvertito in anticipo la Russia circa l'operazione prevista. L'avvertimento è arrivato un minuto prima dell'inizio dell'attacco, cosa che «non ha lasciato il tempo per spostare l'aereo russo in un'area sicura», si legge nella nota, ripresa dalle agenzie.


Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha inoltre parlato al telefono con la sua controparte israeliana Avigdor Lieberman a cui ha comunicato che Mosca considera Israele come il solo paese responsabile dell'abbattimento dell'aereo da ricognizione Il-20 al largo della costa siriana.

«La responsabilità per l'abbattimento dell'aereo russo e per la morte degli uomini del suo equipaggio è solamente di Israele. Il ministero della Difesa ha usato i diversi canali di comunicazioni disponibili, e in diverse occasioni, per sollecitare Israele ad astenersi dal condurre raid aerei in Siria, raid che minacciano la sicurezza del personale militare russo», ha dichiarato Shoigu, citato dalla Tass.

«Al comando militare russo in Siria è stato notificato il raid degli F-16 israeliani solo un minuto prima dell'inizio», ha confermato Shoigu. «Le azioni del ministero della Difesa israeliano non rispettano lo spirito della partnership russo israeliana e quindi ci riserviamo il diritto di adottare misure di rappresaglia»,

Più cauta la presidenza russa che tuttavia conferma alla lettera quanto dichiarato dal ministero della Difesa. «Posso solo esprimere la profonda preoccupazione del Cremlino» in relazione all'abbattimento dell'aereo militare, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, rimandando «alla completa valutazione dell'incidente da parte del ministero della difesa». «la situazione viene analizzata. I primo commenti sono stati fatti dal ministero della difesa. La valutazione è inequivoca e le azioni sono descritte come provocatorie. Non c'è bisogno di aggiungere niente per chiarire la dichiarazione del nostro ministero della difesa. Il resto arriverà in seguito», ha sottolineato. Il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov aveva spiegato che ieri sera quattro F-16 israeliani avevano attaccato siti siriani nella zona di Latakia.

Gli aerei israeliani si sono avvicinati agli obiettivi dal Mediterraneo volando a bassa altitudine.
«Gli aerei militari israeliani hanno usato l'aereo russo come copertura, esponendolo ai colpi della difesa aerea siriana», ha aggiunto il portavoce militare, denunciando che »queste azioni provocatorie di Israele come ostili». «In seguito alle azioni irresponsabili di Israele, 15 soldati russi sono stati uccisi.
Un fatto che non si accorda minimamente con lo spirito della partnership russo israeliana. Ci riserviamo il diritto a una risposta proporzionata
», ha concluso.

L'INTELLIGENCE ISRAELIANA
Due ex alti gradi delle forze di sicurezza difendono Israele dalle accuse della Russia, secondo la quale lo Stato ebraico è «completamente» responsabile per l'abbattimento dell'aereo militare russo in Siria. «Credo che i russi stiano facendo un errore di giudizio. Dobbiamo ricordare chi ha tirato il grilletto, chi ha lanciato i missili. È la Siria», spiega alla Dpa Amos Yadlin, ex capo dell'intelligence militare israeliana ed ex vice capo di Stato maggiore dell'Aeronautica israeliana. Per Yadlin, quello usato da Mosca «non è un argomento professionale. Non ci si può nascondere dietro un aereo. Incidentalmente ci si può trovare sulla stessa linea. Qualsiasi professionista della difesa aerea può distinguere tra due aerei, anche se si trovano sulla stessa linea di tiro».

Yaakov Amidror, ex capo del Consiglio per la sicurezza nazionale, sostiene che Israele non pianificherebbe mai un'operazione militare sulla base dei movimenti di un aereo russo. «Professionalmente, è quasi impossibile basarsi su ciò che sappiamo dei movimenti russi», afferma. Inoltre, aggiunge Amidror, Israele è stata sempre molto attenta a non mettere in pericolo i militari russi, durante i bombardamenti degli obiettivi iraniani e filo iraniani in Siria. «Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare qualsiasi danno alle forze russe e Israele non è così stupido da cambiare politica per mettere a rischio i russi», afferma Amidror. Israele e la Russia hanno istituito una linea diretta per comunicare reciprocamente le rispettive operazioni militari in Siria. Secondo Mosca, però, Israele ha fornito solamente meno di un minuto di preavviso prima di lanciare il bombardamento in Siria.

Il governo di Gerusalemme, dal canto suo, ha espresso «dolore» per la morte dell'equipaggio dell'IL-20 ma ha respinto la tesi di Mosca secondo cui la responsabilità dell'incidente è «unicamente» d' Israele. Il premier Benyamin Netanyahu ha infatti telefonato a Putin per comunicargli tutto il suo «rammarico» e ha promesso piena collaborazione per far luce sulle cause all'origine della tragedia.

Ma ha anche sottolineato di ritenere le forze armate di Assad «pienamente responsabili» di quanto accaduto. Non solo. Anche l'Iran ed Hezbollah avrebbero la loro dose di colpa. «La scorsa notte - questa la versione di un portavoce militare israeliano - i nostri aerei da combattimento hanno colpito una struttura delle forze armate siriane dalla quale sistemi per la produzione di armi letali ed accurate stavano per essere trasferiti per conto dell'Iran agli Hezbollah in Libano: quelle armi ci avrebbero dovuto colpire e per noi rappresentavano una minaccia intollerabile». In tutto questo resta il mistero del ruolo giocato dalla fregata francese Auvergne, che si trovava nell'area. Mosca in un primo momento aveva annunciato di aver rilevato attraverso i radar un lancio di missili dalla nave. Parigi ha smentito qualunque coinvolgimento ma fonti del ministero della Difesa russo in seguito hanno sottolineato che la nave francese si trovava «nel posto sbagliato al momento sbagliato» e che la sua presenza ha contribuito all'incidente. Colpa di tutti, insomma, tranne dei siriani, che i missili li hanno lanciati (degli S-200 di fabbricazione sovietica). 
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