Il Fisco spagnolo restituisce 2 milioni di euro a Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo
di Paola Del Vecchio
Venerdì 10 Agosto 2018, 13:40
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Madrid. Scampoli d’estate per Cristiano Ronaldo, al quale il Fisco spagnolo ha restituito 2 milioni di euro. Dopo il patteggiamento della pena per evasione fiscale a due anni di carcere e una multa da 18,8 milioni di euro, la Tributaria ne ha abbonati 2 al fuoriclasse portoghese, concludendo che li aveva pagati in Iva in Spagna per la cessione dei suoi diritti di immagine all’imprenditore Peter Lim, senza avere l’obbligo legale di farlo. L’attaccante della Juventus aveva già sborsato 13,4 milioni di euro ed era pronto a pagare il resto nelle prossime settimane. Ma, stando agli ulteriori accertamenti, l’Agenzia tributaria spagnola ha stabilito che non è tenuto a tributare in Spagna l’imposta diretta  sui diritti di immagine ceduti nel 2014 alle società Arnel Services S.A e Adifore Finance LTD, con base nelle Isole vergini britanniche, di proprietà – attraverso la società Mint Media – dell’imprenditore e amico Peter Lim, il patron del Valencia. Un’operazione con la quale, a suo tempo, il 5 volte pallone d’oro voleva potenziare la sua immagine in Asia. E, dunque, stando alle conclusioni del Fisco iberico, “non soggetta a Iva in quanto relativa a prestazioni di servizio localizzate fuori del territorio” spagnolo.
Con la restituzione dei due milioni e il saldo della multa, complessivamente ridotta a 16,7 milioni di euro, i conti pendenti del fuoriclasse portoghese col Fisco iberico saranno chiusi in via definitiva con un accordo di conformità davanti al Tribunale di Madrid. In quella sede, CR7 si riconoscerà colpevole di quattro reati di evasione fiscale, commessi fra il 2011 e il 2014, per una frode inizialmente contestata di 14.768.897 euro, poi ridotta a meno della metà. E il calciatore potrà sollecitare la sostituzione della condanna con una multa per ulteriori 350.000 euro. Senza il patteggiamento, l’ex attaccante del Real Madrid avrebbe dovuto affrontare un processo penale, rischiando una sanzione fino a 100 milioni di euro. Invece, l’accordo chiuso con la Tributaria ha liberato anche il suo agente Jorge Mendes e il responsabile dei suoi patrocini, Luis Correia, dalle imputazioni di riciclaggio in paradisi fiscali. Ora saranno loro solo comminate sanzioni amministrative. 
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